Rinnovabili • Emissioni navali: il colosso dello shipping Maersk fa il pieno di biometanolo

Maersk fa il pieno di biometanolo per abbattere le emissioni navali

L’iniziativa della compagnia danese è il più grande passo avanti mai compiuto nella decarbonizzazione del settore. Che non brilla per ambizione climatica nei negoziati Onu

Emissioni navali: il colosso dello shipping Maersk fa il pieno di biometanolo
Foto di WikimediaImages da Pixabay

Il colosso dello shipping investirà 4,1 mld di dollari per tagliare le sue emissioni navali

(Rinnovabili.it) – Il settore che temporeggia di più davanti all’imperativo della decarbonizzazione è il trasporto marittimo. Le emissioni navali arrivano più o meno a 1 miliardo di tonnellate di CO2 equivalente l’anno, una cifra pari al 2,5% delle emissioni globali. Ma le iniziative multilaterali, come quella coordinata dall’Onu tramite l’Imo, l’International Maritime Organization, continua a rinviare le decisioni importanti sui tagli e l’efficientamento delle flotte commerciali. L’ultimo round di negoziati, a metà giugno, non ha fatto altro che confermare gli impegni (molto blandi) presi nel lontano 2018, come se nel frattempo la crisi climatica non si fosse aggravata.

L’abbattimento concreto delle emissioni navali è talmente un miraggio che una singola iniziativa – anche se da parte di uno dei big del settore come Maersk – diventa la più grande azione mai intrapresa per decarbonizzare il trasporto via mare.

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La compagnia danese dello shipping globale ha annunciato un investimento di più di 4 miliardi di dollari per 8 navi container in grado di navigare con un mix di normale combustibile navale e biometanolo. Il passo, sostiene Maersk, serve per rimpiazzare la parte di flotta più datata con naviglio “green” che permetta all’azienda di avvicinarsi all’obiettivo della neutralità di carbonio delle sue operazioni.

Nel dettaglio, secondo le stime della compagnia di shipping le 8 nuove navi container, che saranno costruite dalla sudcoreana Hyundai Heavy Industries, eviteranno di immettere in atmosfera 1 milione di tonnellate di CO2 ogni anno.

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Ciascuna delle otto navi avrà una capacità di 16.000 container e compirà il viaggio inaugurale entro l’inizio del 2024. Costeranno più del naviglio fossile: il prezzo sale di circa il 10-15% rispetto allo standard di 175 milioni di dollari per unità. Dietro questa scelta di Maersk ci sono pressioni – anche solo indirette – da parte dei clienti. Più della metà di quelli principali, tra cui multinazionali come Amazon, Disney, H&M, stanno preparando piani per abbattere le emissioni lungo la loro filiera.

La compagnia danese si è portata avanti e progetta di non fare nuovi ordini di navi a combustibili fossili. Ma serve un aumento della produzione di metanolo e dei biocarburanti per le navi. Alla scorsa settimana risale la decisione della compagnia di produrre carburante verde per la sua prima nave che operi con metanolo a emissioni zero tramite un impianto danese. Questo produrrà circa 10.000 tonnellate di biometanolo a emissioni zero, utilizzando idrogeno verde combinato con emissioni di carbonio catturate dalla combustione di biomassa.