Il Comitato per la protezione dell’ambiente marino dell’Organizzazione approva l’EEDI e il settore marittimo mondiale si prepara ad intensificare gli sforzi nei confronti della sfida ambientale
(Rinnovabili.it) – C’è una prima volta per tutto, anche quando si tratta misure vincolanti per il trasporto marittimo internazionale. È proprio in quest’ambito che lo scorso venerdì si è compiuto un importante progresso in termini di lotta alle emissioni. L’Organizzazione marittima internazionale e gli Stati membri hanno adottato l’Energy Efficiency Design Index (EEDI) con cui si stabiliscono nuove norme tecniche per migliorare l’efficienza di alcune categorie di navi. Si tratta a tutti gli effetti della prima misura obbligatoria istituita a livello mondiale per migliorare il limite delle emissioni di carbonio legate al trasporto navale e la piena applicazione dovrebbe assicurare al comparto un taglio della CO2, rispetto al business as usual, pari al 25-30% entro il 2030.
A partire dal 2015 l’indice imporrà un livello minimo di efficienza energetica obbligatorio per i diversi tipi di nave. Nella prima fase (2015-2019) l’EEDI richiederà un miglioramento dell’efficienza del 10% alzando il target ogni cinque anni, per tenere il passo con lo sviluppo tecnologico e le misure di riduzione dei consumi; questi ultimi dovranno scendere del 30% nel periodo 2025-2030.
La notizia è stata accolta con soddisfazione dalla Commissione europea. “Si tratta del segnale – ha commentato il vicepresidente della Commissione Siim Kallas, responsabile dei Trasporti – che la comunità marittima sta prendendo sul serio il proprio ruolo negli sforzi globali per ridurre le emissioni dei gas serra. Voglio ringraziare gli Stati membri dell’UE per il loro impegno perché questo accadesse e i nostri partner internazionali per essersi uniti a noi nella ricerca di soluzioni globali a problemi globali. Non vedo l’ora di consolidare questo successo in futuro”.