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Nasce MOTUS-E, l’associazione per lo sviluppo della mobilità elettrica

Ald Automotive Italia, Abb, Cobat, Enel X, il PoliMi e Volkswagen Group hanno lanciato ieri a Roma la prima piattaforma comune di dialogo tra tutti gli attori della filiera

MOTUS-E

 

Nasce a Roma MOTUS-E, la piattaforma di dialogo sulla mobilità elettrica

(Rinnovabili.it) – Un’associazione nazionale che promuova uno sviluppo organico della mobilità elettrica riunendo a un solo tavolo il mondo industriale, quello accademico e le associazioni di settore. In una sola parola MOTUS-E, la nuova realtà italiana creata per “mettere in moto” la rivoluzione dell’elettromobilità. L’associazione ha ricevuto il suo battesimo mediatico ieri nella capitale con il lancio stampa organizzato dalle sue fondatrici: Ald Automotive Italia, Abb, Cobat (il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo), Enel X, il Politecnico di Milano (PoliMi) e Volkswagen Group.

I sei partner hanno raccontato, presso l’Università Luiss di Roma, finalità e ambizioni di MOTUS-E, nuovo volto dell’impegno italiano verso l’e-mobility. “L’obiettivo – ha dichiarato Francesco Venturini, responsabile di Enel X e neo presidente di dell’associazione MOTUS-E – è di creare una piattaforma comune di dialogo tra tutti gli attori della filiera: dai gestori delle infrastrutture ai costruttori, per favorire anche in Italia la transizione verso la mobilità del futuro, così come sta già avvenendo in altri Paesi del mondo”.

 

Non è un mistero che l’Italia sia in ritardo sulla mobilità elettrica rispetto ad altre grandi nazioni: negli anni passati la crescita è stata lenta e attualmente i modelli di e-car immessi sul mercato rappresentano solo lo 0,16% dell’offerta, mentre l’intero parco di veicoli elettrici si attesta intorno le 11.500 unità (dati UNRAE). Ma dopo i primi tentennamenti del mercato, nel 2017 il Belpaese sembra aver trovato il giusto percorso. Nell’ultimo anno le immatricolazioni di nuove vetture a zero emissioni hanno registrato un aumento del 38,6 per cento e qualcosa sta cambiando anche a livello politico. Nel contratto del Governo Conte, infatti, sono stati previsti tutta una serie di interventi tesi a realizzare una mobilità completamente sostenibile su scala nazionale: non solo incentivi all’acquisto ma anche investimenti sulle infrastrutture di ricarica elettrica e potenziamento sei servizi intermodali.

 

In questo contesto MOTUS-E, attraverso il coinvolgimento dei diversi stakeholders, cercherà di svolgere un ruolo fondamentale in questo processo di diffusione di nuove formule di mobilità sostenibile. E soprattutto definirà da subito dei tavoli di lavoro tecnologici ed economici, per stimolare il confronto fra best practices e creare un “sistema industriale attraverso la formazione delle competenze adatte”. La partecipazione ai tavoli organizzati da MOTUS-E consentirà a ciascun associato di mettere a fattor comune la propria esperienza.

Per questo motivo tra i fondatori dell’associazione non poteva mancare Cobat, anello di chiusura del “cerchio” della mobilità elettrica. “Per rendere completamente sostenibili le auto elettriche – ha dichiarato Giancarlo Morandi, presidente del Consorzio – serve pensare al riuso e al riciclo delle batterie che le alimentano. L’esperienza trentennale di Cobat per l’economia circolare delle batterie e dei prodotti tecnologici si proietta ora verso gli accumulatori di nuova generazione. Siamo già al lavoro con il CNR, il Politecnico di Milano ed Enel per trovare soluzioni innovative che rendano l’Italia protagonista della circular economy della mobilità elettrica”.