Rinnovabili • Rinnovabili •

Mobilità urbana, l’Istat fotografa l’Italia

L’Istituto aggiorna le statistiche riguardanti la mobilità urbana. Cresciuti metro, filobus, veicoli meno inquinanti e car sharing

Mobilità urbana, l’Istat fotografa l’Italia

 

(Rinnovabili.it) – Come si sta evolvendo la mobilità urbana nelle città italiane? Alla domanda risponde l’Istat aggiornando la serie di dati ambientali al 2013. Il quadro che emerge dall’analisi dell’Istituto statistiche è quella un’Italia ancora zoppicante su molti fronti, e in cui la crisi economica dimostra di aver lasciato un segno anche nel settore dei trasporti locali. A cominciare dalla componente privata della domanda di mobilità urbana, misurata dai tassi di motorizzazione: nel 2013 si sono registrati segnali di flessione, secondo anno consecutivo per questo trend in discesa. Nello stesso modo la crisi economica ha rallentato anche il rinnovamento del parco circolante e probabilmente potrebbe anche aver dato una mano a forme di mobilità sostenibile come l’auto condivisa.

Nel 2013, alla vigilia dell’ingresso sul mercato italiano di grandi operatori privati, il servizio di car sharing risultava presente in 22 città (di cui 17 del Nord). Nell’insieme dei capoluoghi, con riferimento ai soli servizi a postazione fissa, si contano 1,4 abbonati ogni mille abitanti (2,7 al Nord) e sono adibiti al servizio 5,5 veicoli ogni 100 mila (10,3 al Nord). Una buona notizia arriva anche sul fronte dell’alimentazione dell’auto. Nei comuni capoluogo continua a scendere la quota di vetture a benzina ( anche se rimane l’opzione numero uno) a vantaggio di quelle delle auto a gasolio e a gas o bi-fuel, così come quelle elettriche, nonostante l’incidenza sia ancora marginale (1,5 ogni 10 mila nel 2013).

 

Resta sostanzialmente invariata, nel triennio 2011-2013, l’estensione delle reti di autobus ovvero la modalità di gran lunga più diffusa di trasporto pubblico locale (Tpl) mentre la riduzione delle reti tranviarie (-12,2%) è compensata dalla crescita delle reti di filobus (+15,4%) e metropolitana (+22,4%). Altro dato interessante, quello sui sistemi di infomobilità attraverso i quali comuni e aziende di Tpl mettono a disposizione degli utenti servizi di smart mobility: i più diffusi sono i pannelli stradali a messaggio variabile per la diffusione di informazioni su traffico, viabilità e parcheggi, seguiti dai sistemi di pagamento elettronico della sosta e i siti web con informazioni su linee, orari e tempi di attesa.