Rinnovabili • Rinnovabili •

Napoli sfata un mito: l’Europa plaude ai suoi piani di mobilità

La Commissione europea ha inserito la città partenopea tra le prime 10 in Europa che si sono distinte in materia di mobilità sostenibile

Napoli sfata un mito: l’Europa plaude ai suoi piani di mobilità (Rinnovabili.it) – Napoli porta avanti diverse tradizioni per cui è famosa in tutto il mondo: dalla gastronomia ai panorami mozzafiato fino all’ironia dei suoi abitanti. Ma quando si parla di mobilità, si sa, la parola d’ordine nel capoluogo campano è sempre stata una: caos.

A prima vista, allora, potrebbe sembrare paradossale il riconoscimento della Commissione europea, che ha inserito Napoli tra le prime dieci città nella Best Practice Guide 2013 dedicata alla mobilità sostenibile europea.

 

Se il percorso per diventare una Smart City appare ancora lungo e tortuoso – a causa dei problemi relativi alla mobilità pubblica e alle buche presenti su gran parte delle strade – la menzione della Commissione si traduce in realtà in un riconoscimento per gli sforzi fatti nel creare nuovi modelli di viabilità.

L’inserimento nella top ten è legato in particolare alla partecipazione di Napoli alla Settimana europea della mobilità 2012, un evento che si svolge ogni anno dal 16 al 22 settembre. In quell’occasione la città si distinse per la costruzione della nuova pista ciclabile lunga 20 chilometri e per l’apertura della fermata della metro Toledo, considerata dal sito del Daily Telegraph di Londra la più affascinante stazione d’Europa.

Se a ciò si aggiunge la pedonalizzazione dello strepitoso lungomare Caracciolo, la creazione di una zona a traffico limitato nel centro storico e l’inaugurazione di BEE – il nuovo servizio di car sharing completamente elettrico, il primo in Italia, che permette di usufruire delle avveniristiche Renault Twizy anche nelle ztl – allora il prestigioso riconoscimento non sembra più tanto paradossale.

Tradizionalmente città per auto, Napoli ha deciso di promuovere piste ciclabili e zone a traffico limitato – si legge nel documento della Commissione – e lo ha fatto anche con l’apertura di spazi informativi sui mezzi di trasporto alternativi e la creazione di percorsi in bicicletta in città”.