(Rinnovabili.it) – Elettrica, intelligente, innovativa. La mobilità sostenibile che vedremo affermarsi in futuro dovrà avere queste tre caratteristiche fondanti. Ma i semi delle spettacolari tecnologie che potrebbero affermarsi nei prossimi anni sono già stati piantati. Un gran numero di imprese e startup lavorano su prototipi da film di fantascienza, così come altrettanti centri di ricerca sono intenti a studiare nuovi sistemi di trasporto integrati e di scambio informatico tra i diversi elementi urbani. Tra le molte invenzioni che quasi ogni giorno si accavallano nel vivace mondo della mobilità, ne abbiamo selezionate 5 che potrebbero fare strada.
L’autobus che salta le code
I giganteschi ingorghi di automobili che intasano le strade delle megalopoli cinesi non saranno un problema per il Transit Explore Bus (TEB), presentato all’expo della tecnologia di Pechino dall’omonima società con sede nella capitale.
Sostenuto da due gambe che corrono lungo rotaie posate lungo la strada, il TEB somiglia ad una galleria in movimento, che scivola sopra le auto in coda ad una velocità che può toccare i 60 km/h. Dal canto loro, i veicoli più bassi di due metri possono transitare liberamente sotto il bus, anche quando è fermo.
I mezzi, secondo la società, sarebbero capaci di trasportare fino a 1.400 persone, e costerebbero un quinto rispetto a una metropolitana. Senza contare i tempi più brevi per la messa in opera. Un “super bus” come questo potrebbe sostituire 40 autobus convenzionali. A partire da questa estate, un prototipo solcherà le strade di Qinhuangdao, 300 km ad est di Pechino.
Next, l’auto elettrica modulare
Quelle del futuro non saranno solo auto elettriche, ma si guideranno da sole e potranno collegarsi tra loro fisicamente, come vagoni di un treno. Così, sarà possibile attaccare il proprio mezzo alla “carrozza ristorante”, e prendere il caffè mentre si va verso il posto di lavoro. L’idea sembra figlia della letteratura fantascientifica, ma è germogliata nei cervelli di due giovani italiani, che ora ci stanno lavorando nella Silicon Valley. Si chiamano Tommaso Gecchelin ed Emmanuele Spera, e il loro progetto è Next, e prevede piccoli moduli elettrici della lunghezza di una Smart, ma alti e larghi come un autobus, in grado di muoversi senza pilota e contattabili tramite una app a seconda delle esigenze degli utenti: di conseguenza, aziende come Starbucks potranno personalizzare quelle in loro possesso e metterle in strada, come bar itineranti. Allo stesso modo, potrebbero nascere negozi in movimento, o addirittura stanze ad hoc per gli spostamenti più lunghi. Un privato, ad esempio, potrebbe acquistare un modulo da utilizzare la mobilità urbana, e noleggiarne degli altri che includano alcuni servizi – letto, bagno, cucina – da accodare al proprio per spostarsi con amici, parenti o in generale per tragitti di molte ore. Una sorta di camper componibile, fatto di aree che comunicano fra loro tramite porte scorrevoli. Lo stesso discorso vale per il trasporto pubblico, che potrebbe essere ottimizzato in base alle esigenze della clientela: in orario di punta, un autobus potrebbe essere composto da una decina di moduli, mentre quando la domanda è minore potrebbe ridursi a due o tre.
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Hyperloop, il treno del futuro
Dell’ambizioso sistema di trasporto iper veloce del CEO di Tesla, Elon Musk, si parla da tempo, ma i primi test si svolgeranno quest’anno in California. Presentato al mondo come una vera e propria rivoluzione del settore della mobilità, Hyperloop promette di rendere i viaggi del futuro decisamente più brevi: percorrere i 610 km che separano Los Angeles da San Francisco richiederebbe solo 30 minuti, grazie ad una velocità media di crociera di oltre 1000 km orari. Per raggiungerla, il concept sostituisce le tradizionali rotaie con dei tubi a bassa pressione in cui capsule pressurizzate galleggiano su un cuscino d’aria.
La spesa necessaria per dar vita alla versione finale dovrebbe essere compresa fra 7 e 16 miliardi di dollari, ed è lo scoglio che ancora oggi Musk deve riuscire a superare.
Il primo traghetto elettrico
Si chiama Ampère il primo traghetto elettrico al 100% mai realizzato al mondo. Il battesimo dell’acqua lo ha ricevuto in Norvegia, dove il battello sta dando già prova delle sue capacità, facendo sponda tra i moli delle città Lavik e Oppedal nel Sognefjord. Affidandosi solo all’energia del suo pacco batterie, Ampère affronta il tragitto 34 volte al giorno ad una velocità di 10 nodi, con 360 passeggeri e 120 veicoli a bordo. Progettato e costruito dal cantiere Fjellstrand, il traghetto elettrico è nato da un concorso indetto dal Ministero dei Trasporti norvegese, a quei tempi in cerca di un nuovo design ecofriendly per il servizio su la rotta tra le due cittadine.
L’idea del governo, adesso, è creare una flotta di navi elettriche per poter solcare in tutta sostenibilità i numerosi e caratteristici fiordi, intorno ai quali si sviluppa buona parte del commercio. i funzionari di governo e leader del settore stanno lavorando al Green Coastal Shipping Programme, un programma per la navigazione costiera sostenibile che mira a mettere in acqua le imbarcazioni più ecologiche del pianeta. Nessun tipo di natante verrà risparmiato: navi cisterna, navi da carico, navi container, navi passeggeri, traghetti, pescherecci, rimorchiatori e tutto ciò che resta dovranno garantire una trazione elettrica o ibrida (gas naturale – batterie).
Con 500 pezzi costruisci la tua auto elettrica
L’auto elettrica di domani sarà modulare, open source e molto più economica. Potremo costruirla direttamente in garage e cambiare in autonomia qualsiasi pezzo si rompa o non ci piaccia. È questa la visione cui si ispira France Craft, una piccola startup di Grigny, cittadina di 27 mila abitanti nella regione dell’Île-de-France. Selezionata da Business France tra le 22 realtà che hanno rappresentato l’innovazione transalpina al CES di Las Vegas, potrebbe rivoluzionare il mondo dell’automotive.
Il suo cavallo di battaglia si chiama Pixel, la prima auto elettrica a prezzi competitivi. Costa meno di 10 mila euro, ed è speciale perché può costruirsela chiunque, come chiunque può montare un tavolo o una libreria. A venirci incontro è la semplicità del design: ogni veicolo è composto da soli 580 pezzi, mentre un’auto “normale” ne contiene da 6 a 10 mila.
Per il momento, la gamma Pixel comprende tre modelli: X, Y e T. Il primo è per uso commerciale, la seconda un’utilitaria e la terza pensata per il trasporto di persone. Stessa forma, stessa struttura tubolare ma finiture diverse. L’autonomia garantita è di 100 chilometri.