Politiche sulle emissioni, costi della tecnologia in calo verticale, più attenzione da parte dei cittadini: sono questi i fattori che porteranno a una diffusione capillare delle auto elettriche nel giro di 15 anni
(Rinnovabili.it) – Le auto elettriche conquisteranno le grandi città di tutto il mondo nel giro di 15 anni. Gli EV potrebbero rappresentare il 60% del traffico urbano in luoghi come Londra, Amsterdam, Stoccolma o Singapore grazie alla convergenza virtuosa di tre fattori: regolamenti più stringenti sulle emissioni, costi della tecnologia in forte e costante calo, e un maggiore interesse da parte dei consumatori. È la previsione contenuta in un denso report di McKinsey e Bloomberg New Energy Finance sul futuro della mobilità sostenibile in ambito urbano presentato ieri.
Una diffusione – quella dei veicoli elettrici – che entro il 2030 diventerà sì massiccia e capillare, ma soltanto nelle metropoli e nelle aree urbane più ricche. Secondo gli autori dello studio, tra 15 anni la mobilità mondiale non apparirà tutto sommato molto diversa da come è ora, ma ci saranno cambiamenti e tendenze importanti su scala minore.
Punto imprescindibile affinché lo scenario delineato nel rapporto si realizzi è la prosecuzione di politiche di contenimento delle emissioni da parte di Stati e amministrazioni locali. Pacchetti legislativi che incentivano certamente l’industria a sviluppare tecnologie più efficienti e a costi più contenuti. La tendenza è già in atto e stando al rapporto ci sono tutti gli elementi perché continui anche in futuro. Il costo di una batteria a ioni di litio è crollato del 65% tra 2010 e 2015, passando da 1.000 dollari/kWh ad appena 350. E nel prossimo decennio il prezzo dovrebbe scendere ulteriormente fino a 100 dollari/kWh.
Diverso il futuro della mobilità sostenibile previsto per le megalopoli di paesi in via di sviluppo, ad esempio Mumbai, Nuova Delhi o Città del Messico. In questi casi, secondo il report, pesa infatti una rapida urbanizzazione, un traffico congestionato e una conseguente qualità dell’aria molto scarsa. Se, da un lato, gli EV potrebbero prendere piede nel trasporto pubblico, in quello privato la tendenza sembra essere quella della condivisione: car sharing e car pooling, si legge nel rapporto, potrebbero rappresentare la metà degli spostamenti urbani nel 2030.