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La mobilità italiana apre le porte alle tecnologie smart

L’Italia investe 150 milioni di euro nella R&S dell’automotive nazionale. Serviranno a portare avanti quattro differenti progetti in Piemonte, Campania, Abruzzo e Trento

mobilità italiana
Foto: Vincenzo Livieri – LaPresse

(Rinnovabili.it) – Più digitale, intelligente e amica dell’ambiente. Così sarà la mobilità italiana di domani. Non si tratta del solito proclama ad effetto ma del progetto che la Fiat e il Ministero dello Sviluppo economico stanno portando avanti con alcune amministrazioni territoriali, le regioni Piemonte, Campania, Abruzzo e la Provincia Trento. I quattro enti hanno firmato lo scorso venerdì un protocollo d’intesa con il Mise, FCA e il Centro Ricerche Fiat. Obiettivo? Portare avanti una serie di progetti di ricerca e sviluppo dedicati alla mobilità del futuro e a tutti i suoi aspetti: dai sistemi produttivi alla fine vita del vicolo.

 

Nel dettaglio, l’intesa dà il via a quattro linee di progetto che verranno sviluppate nei siti piemontesi di Orbassano e Torino, di Pomigliano d’Arco (Napoli) e di Trento. Una di queste prevede di insediare nel Polo di Rovereto, entro il 2018, un nucleo di persone che si occupino della sperimentazione di veicoli digitali su strade digitali e della creazione di VeGA, la prima cyber car italiana. Le altre linee di progetto sono finalizzate a creare tecnologie per il miglioramento dell’efficienza dei motori, per lo sviluppo di architetture ibride e perla  comunicazione digitale con i veicoli.

 

150 milioni per portare la mobilità italiana nel futuro

Il protocollo prevede un investimento complessivo pari a oltre 150 milioni di euro e mira a sostenere la competitività del settore automotive italiano che, spiega il Ministero, “nel 2016 ha visto proseguire il trend positivo avviato nel 2015 per quanto riguarda la produzione di autoveicoli in Italia, cresciuta del 9%, per un totale di 1.103.000 unità. I volumi delle autovetture destinati all’estero rappresentano il 56% della produzione domestica”. L’export, con oltre 716.000 autoveicoli, ha registrato una crescita del 5% nel 2016, agendo da traino sulla produzione italiana, insieme alla domanda interna: nel 2016, sono stati immatricolati nel nostro Paese 2,05 milioni di autoveicoli (+18,9% sul 2015). Per le autovetture, il mercato ha superato 1,82 milioni di unità vendute (+16%) mentre i veicoli commerciali hanno registrato un incremento del 51%.

 

La parte della ricerca e dei processi innovativi legati alla guida automatica geolocalizzata verranno svolti in Abruzzo grazie ad un finanziamento dei fondi europei su Ricerca e Innovazione. “L‘Abruzzo è chiamato a recitare un ruolo di coordinamento di tutte le attività di ricerca legate al progetto – spiega il vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli. “È bene chiarire che noi eravamo fuori da questo progetto; in due anni abbiamo portato a termine un lavoro intenso, grazie anche al polo Automotive, che ci ha permesso di rientrare nell’investimento nazionale di FCA”.