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Mobilità condivisa, partono i lavori dell’Osservatorio nazionale

Prima riunione tra gli operatori della mobilità condivisa, le istituzioni nazionali e locali e il mondo della ricerca, per l’avvio delle attività dell’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility

Mobilità condivisa, partono i lavori dell’Osservatorio nazionale

 

(Rinnovabili.it) – E’ nato a metà settembre 2015 con l’obiettivo di attuare un’azione di supporto a operatori e Comuni per lo sviluppo dei servizi di mobilità condivisa, condividendo prospettive di sviluppo, definendo scenari potenziali e proposte normative. Parliamo dellOsservatorio nazionale sulla sharing mobility, promosso dal Ministero dell’Ambiente e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e oggi pronto a entrare nel vivo dell’azione. Il 17 dicembre si è tenuta, infatti, la prima riunione operativa tra gli operatori, l’Anci, le istituzioni nazionali e locali e il mondo della ricerca.

 

“Quello della sharing mobilityspiega Carlo Maria Medaglia, capo della segreteria tecnica del Ministro – è un segmento della sharing economy in forte crescita, soprattutto in termini di utenti e fatturato. Queste nuove forme di mobilità, supportate dalle innovazioni tecnologiche che facilitano l’incontro di domanda e offerta dei servizi, sono il segno evidente di un cambio di paradigma sociale e di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni e del cittadino ad una mobilità nuova,  sostenibile ed attenta alla salvaguardia dell’ambiente”.

 

L’incontro è servito a fare il punto delle attività future dell’Osservatorio, anche in vista della pubblicazione, il prossimo anno, del Primo Rapporto nazionale sullo sviluppo della sharing mobility in Italia.
I lavori sono stati portati avanti attraverso tre tavoli operativi, rispettivamente sulla raccolta dati e indagini  sulle diverse esperienze di  car sharing e bike sharing fin qui attivate dai Comuni, sugli aspetti normativi e legislativi e sugli strumenti e proposte di comunicazione e media involvement che possano agevolare e favorire lo sviluppo del trasporto condiviso. L’appuntamento è stato l’occasione per Maria Berrini, amministratore unico di Amat (Agenzia mobilità ambiente e territorio) di presentare in anteprima i risultati di un’importante indagine sulla mobilità condivisa nell’area metropolitana milanese, una tra le best practice italiane della sharing mobility.

 

“Il successo della sharing mobility in Italia , dal car sharing, al bike sharing al car pooling alle altre forme di servizi condivisi – aggiunge Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile -, è il segnale più evidente che la collaborazione fra le città, le imprese e le istituzioni porta a risultati positivi e immediati non solo per l’ambiente ma anche per la vivibilità. Questo Osservatorio, che produrrà il primo Rapporto nazionale di settore, dimostra che la green economy è un gioco di squadra”.

 

In questo senso il futuro documento conterrà un’elaborazione sui dati dei servizi attivi a disposizione delle amministrazioni locali e costruirà una serie di indicatori tecnici (efficienza, efficacia, copertura, capacità, domanda soddisfatta, etc.) utili a descrivere e monitorare il fenomeno della mobilità condivisa nei Comuni italiani.