Dopo un anno di sperimentazione il bus a metano e idrogeno Mhybus esce da Ravenna per arrivare sulle strade di altre città italiane
(Rinnovabili.it) – Arriva anche in Italia la mobilità ad idrogeno e metano. Un nuovo progetto ideato dall’azienda locale dei trasporti di Ravenna grazie alla collaborazione della Regione Emilia-Romagna, ENEA, SOL, gruppo specializzato nella produzione, ricerca applicata e commercializzazione di gas tecnici e ASTER, consorzio regionale per l’innovazione e la ricerca porta il nuovo Mhybus sulle strade della città.
Dopo un anno di sperimentazione, resa possibile anche grazie al cofinanziamento dal Programma Europeo LIFE+, il primo mezzo per il trasporto in Italia ad avere questa doppia alimentazione è pronto per essere diffuso a larga scala. Nel serbatoio una miscela composta da idrogeno (15%) e metano (85%), che è stata testata da novembre a dicembre 2012 su un percorso di prova di 5000 km e da gennaio a settembre 2013 è stato autorizzato in via sperimentale alla circolazione con passeggeri a bordo.
“Questo progetto – ha detto Alfredo Peri, assessore regionale ai trasporti della Regione Emilia-Romagna – ha avuto valore di apripista, oltre che per gli aspetti tecnici, per la definizione delle procedure relative all’omologazione di un nuovo tipo di veicolo da utilizzare per il trasporto pubblico. Mhybus fa parte delle strategie che la Regione ha attivato per un trasporto pubblico più sostenibile. Un progetto – prosegue l’assessore Peri – che si è rivelato vincente per il bacino di Ravenna, dove è presente un impianto a idrogeno ad alta efficienza che può essere utilizzato per la miscela. E’ un esempio di soluzione che contrasta il cambiamento climatico e migliora la qualità dell’aria pensata ad hoc per il territorio”.
Con un consumo del 13% inferiore rispetto ad un mezzo tradizionale Mhybus è stato anche in grado di ridurre il rilascio di emissioni inquinanti del 15% rendendo più ecologico il trasporto cittadino e facendo sperare in un sistema di trasporto pubblico urbano più green. “Grazie a questi risultati – commenta Stefano Valentini di Aster – la circolazione dei mezzi pubblici può diventare veramente ecosostenibile e senza significativi aggravi dei costi di gestione del parco autobus delle aziende di trasporto. I costi per modificare e far circolare una flotta di 10 autobus a idrometano ammontano complessivamente a 210-218 mila euro con un incremento di circa 800-1000 euro l’anno rispetto a un normale bus a metano ma riducendo in compenso le emissioni di CO2 di quasi 60 tonnellate su una percorrenza di 45.000 km a veicolo.”
Ritenuto un grande vantaggio per la città il progetto ha raccolto anche l’interesse della Korean Gas Safety Corporation (KGS), società specializzata nelle tecnologie di sicurezza sui gas che ha voluto mettersi in contatto con il team del Mhybus per approfondire le caratteristiche del progetto e la sua esportabilità.