Con la fase 2 migliaia di italiani torneranno sui luoghi di lavoro. Che si tratti di bus, treni o metropolitane, quello dei trasporti è un tema delicato che va affrontato con consapevolezza
Il Ministero dei Trasporti pubblica le linee guida della Fase 2 per i mezzi pubblici
(Rinnovabili.it) – Dal 4 maggio inizierà la cosiddetta Fase 2, quella cioè di convivenza con il virus. Come più volte sottolineato dal governo, non si tratterà di un “liberi tutti”, ma di una riapertura parziale comunque soggetta ad alcune regole stingenti, quali quella del distanziamento e del divieto di assembramento.
Premesso che la bicicletta – quando possibile – rimane la scelta migliore, una questione delicata, date le migliaia di italiani che a breve dovranno tornare nei luoghi di lavoro, riguarda i mezzi pubblici. Come assicurare il mantenimento delle distanze e, in generale, il rispetto delle regole di sicurezza? A spiegarcelo è lo stesso Ministero dei Trasporti che, con un apposito documento, traccia quelle che potremmo definire le linee guida da seguire per evitare il contagio sui mezzi pubblici, siano questi bus, metropolitana, treni, aerei o navi.
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Accesso alle stazioni e attesa dei mezzi pubblici
Al fine di evitare affollamenti e quindi ogni possibile occasione di contatto, gli accessi alle stazioni, agli aeroporti e ai porti saranno contingentati. Per un adeguato distanziamento, le linee guida prevedono anche percorsi a senso unico e una più stretta regolamentazione nell’utilizzo di scale mobili e sale di attesa, tra le quali rientrano anche le fermate dei bus e le banchine di treni e metropolitane. Ugualmente, saranno differenziati i flussi di salita e discesa dai mezzi pubblici e limitati gli spostamenti all’interno delle stazioni. Locali e mezzi di trasporto, nei quali saranno istallati dispenser di soluzioni disinfettanti, saranno soggetti a sistematica sanificazione e igienizzazione mentre ai passeggeri sarà misurata all’ingresso della stazione o al Gate aeroportuale, la temperatura corporea attraverso i termo scanner, con divieto d’accesso a coloro i quali dovessero presentare una temperatura superiore ai 37,5°.
A bordo dei mezzi pubblici
Per garantire il distanziamento dei passeggeri, alcuni sedili di treni, autobus e metropolitana saranno contrassegnati con appositi marker ad indicare il divieto di sedersi. Una sorta di “scacchiera”, con un posto sì e uno no. Ovviamente, data la riduzione del numero di passeggeri trasportabili, è previsto un conseguente aumento della frequenza dei mezzi nelle ore considerate ad alto flusso. Per facilitare il ricambio dell’aria all’interno delle carrozze ferroviarie sarà eliminata la temporizzazione di chiusura delle porte esterne alle fermate.
Per quanto riguarda i soli treni, il documento menziona inoltre l’adozione del biglietto nominativo al fine di identificare tutti i passeggeri e gestire eventuali casi di presenza a bordo di sospetti o conclamati casi di positività al virus. A tal proposito, va evidenziata anche l’intenzione di incentivare la vendita di biglietti con sistemi telematici e di sospendere la vendita ed il controllo dei titoli di viaggio a bordo.
Un ultimo accenno riguarda i servizi di trasporto non di linea quali, per esempio, quello offerto dai taxi. Il passeggero non potrà occupare il sedile accanto al conducente e – a meno che non si tratti di un mezzo omologato per 6 o più persone – sui sedili posteriori potrà salire un massimo di due passeggeri, purché muniti di dispositivi di sicurezza (senza mascherina può salire un solo passeggero).
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