(Rinnovabili.it) – Il settore dell’aviazione mondiale ha finalmente impostato il percorso verso la creazione di un sistema condiviso per controllare le emissioni. La svolta arriva con la decisione di Cina, India e Stati Uniti di unirsi alle altre nazioni nell’approvazione della road map targata ONU che, a partire dal 2020, istituirà il primo mercato del carbonio per le compagnie aeree. La tabella di marcia, curata dall’International Civil Aviation Organization (ICAO), è frutto di due giorni di intesi dibatti da parte del comitato esecutivo della stessa organizzazione e fissa al 2016 il termine ultime per la definizione delle caratteristiche tecniche del nuovo meccanismo di riduzione delle emissioni.
“Dopo alcune discussioni molto impegnative, e compromessi da parte di tutte le parti in causa, l’ICAO ha preso un forte impegno a favore di un’azione multilaterale per affrontare il cambiamento climatico”, ha commentato Todd Stern, inviato speciale degli Stati Uniti in materia di clima. Dal progetto è stata, tuttavia, esclusa la proposta dell’Unione Europea di applicare, in attesa dell’entrata programma globale, sul proprio spazio aereo l’ETS comunitario. L’assemblea dell’ICAO ha infatti modificato il testo per riflettere le richieste effettuate da alcuni paesi in via di sviluppo, come l’India, al fine di tener conto gli impatti ambientale ed economici delle diverse opzioni. Nonostante la delusione espressa da alcuni funzionari europei all’indomani del voto dell’Organizzazione, Arijandas Sliupas, vice ministro dei trasporti della Lituania – lo Stato membro che detiene attualmente la Presidenza dell’Unione Europea – ha elogiato il risultato raggiunto: “Ci permetterà di avviare i negoziati su un meccanismo basato sul mercato, che è la conquista più grande, non solo per l’Europa ma per tutti i membri dell’ICAO”.