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In California il mercato dei crediti affossa i veicoli a emissioni zero

In California il mercato dei crediti affossa i veicoli a emissioni zero

In California il mercato dei crediti affossa i veicoli a emissioni zero

 

(Rinnovabili.it) – Anche uno degli stati più verdi e all’avanguardia nella legislazione ambientale può restare impantanato nel mercato dei crediti e subire una battuta d’arresto verso il raggiungimento degli obiettivi sulle emissioni. Succede in California e la protagonista è la Toyota. L’azienda quest’anno ha venduto in tutto lo stato soltanto 270 veicoli a idrogeno e non ha una linea di produzione per gli EV. Eppure non infrangerà affatto le leggi californiane, che obbligano le case produttrici a commerciare una precisa quota di veicoli a emissioni zero ogni anno: si salverà con i crediti ambientali accumulati finora. L’esistenza stessa di un mercato di crediti ambientali fatto funzionare in parallelo alle emissioni inquinanti reali ha degli aspetti paradossali. Che in California, in questo frangente, emergono in tutta la loro evidenza.

 

Perché Toyota è solo la punta dell’iceberg, ma la situazione è generalizzata. Toyota e altre case automobilistiche hanno messo da parte pile e pile di crediti – guadagnati con vendite passate o acquistati dai concorrenti, come Tesla e Nissan – così che potrebbero soddisfare le leggi della California senza vendere neppure un solo veicolo a emissioni zero per anni. È il risultato di un’analisi condotta dal Natural Resources Defense Council americano.

In pratica il sistema dei crediti sta danneggiando la mobilità sostenibile in California. Gli obiettivi prevedono che al 2025 il 15% delle vendite di auto consista in veicoli a emissioni zero, ma la percentuale è bloccata a un misero 3% fin dal 2014. Tradotto: i produttori non producono, gli acquirenti latitano, e intanto i veicoli inquinanti continuano indisturbati come prima. La mobilità in California incide per il 50% sul particolato e per il 40% sulle emissioni inquinanti.

Adesso il California Air Resources Board, l’organismo statale che regola le emissioni inquinanti ed è responsabile anche per questo tipo di legislazioni ambientali, ha fatto sapere che intende rivedere entro il prossimo dicembre l’intero sistema, a partire proprio dal sistema dei crediti. Per il momento non sono filtrate indiscrezioni riguardo ai possibili cambiamenti. Che, dati alla mano, sono quanto mai necessari.

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