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Marine Fouling, la soluzione nei polimeri scaccia alghe

Per aumentare l'efficienza delle imbarcazioni il Regno Unito studia i polimeri in grado di ridurre il Marine Fouling

Marine fouling(Rinnovabili.it) – Nel settore navale il risparmio di carburante è da tempo tra le priorità. Tra le principali cause di aumento dei consumi viene elencata anche la presenza di cirripedi, alghe e altri detriti che si fissano sulle carene rallentando la corsa delle imbarcazioni.

Il termine tecnico con il quale viene identificato il fenomeno è noto con il nome di “Marine Fouling”, e per il settore mondiale ha un costo di miliardi di euro annui, cifra che non fa altro che aumentare accrescendo i costi del carburante e della manutenzione oltre che aumentare le emissioni inquinanti rilasciate.

 

Un nuovo progetto di ricerca con sede nel Regno Unito sta cercando di progettare nuovi materiali innovativi che riducendo l’aggressione delle carene potrebbe diminuire gli effetti negativi del fouling marino fornendo rivestimenti in grado di prevenire il fenomeno e utili da utilizzare anche sui dispositivi di generazione energetica da onde e maree. Per questo la Revolymer plc , una società che si occupa di tecnologia dei polimeri con sede nel Regno Unito ha annunciato di aver ottenuto da parte del fondo governativo Technology Strategy Board (TSB) un contributo di 500mila sterline per sostenere un progetto di ricerca della durata di due anni durante i quali collaborando con la AkzoNobel’s International Paint Ltd, l’University of Liverpool e la Newcastle University si cercherà di dare una soluzione al problema delle incrostazioni che danneggiano le carene delle navi impiegando polimeri appositamente progettati dalla Revolymer. Fino ad oggi non sono stati resi pubblici i dettagli della ricerca ma il consorzio ha confermato di aver buone possibilità di portare sul mercato un prodotto altamente innovativo ed efficace.

 

“Con il costo del carburante in aumento e le crescenti preoccupazioni per quanto riguarda le emissioni vi è una forte domanda di mercato per nuove, sostenibili, tecnologia dei rivestimenti in grado di controllare le incrostazioni e ridurre il costo del carburante insieme al volume delle emissioni grazie ad una maggiore efficienza operativa della nave durante i lunghi periodi in servizio”, il gruppo ha detto in una dichiarazione. Rob Cridland, in qualità di amministratore delegato di Revolymer, ha accolto con favore l’ultimo finanziamento aggiungendo “Sono lieto che questo progetto per lo sviluppo di rivestimenti di controllo delle incrostazioni nuove e migliorate che utilizzano la tecnologia dei polimeri di Revolymer sia stata scelta dal Technology Strategy Board per ricevere sovvenzioni”, ha detto in una dichiarazione. “Con la domanda per i rivestimenti marini sostenibili che dovrebbe aumentare, questo progetto rappresenta una nuova ed eccitante opportunità per Revolymer”.