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L’Europa studia l’efficienza dei bus del futuro

(Rinnovabili.it) – Sistemi intelligenti e infrastrutture per gli autobus, biglietti senza contatto, possibilità di conoscere in tempo reale i percorsi e il traffico, di caricare biciclette, di sfruttare un design rinnovato, dimensioni aumentate e nuovi servizi per i disabili. Queste sono solo alcune delle promesse che dovrà mantenere il trasporto pubblico di domani secondo i partecipanti al progetto “Autobus Europei del Futuro”, riunitisi recentemente a Bruxelles per fare il punto della situazione e per spiegare le nuove tecnologie e gli adattamenti che stanno portando avanti in alcune città.

 

Questo studio, finanziato dal Settimo programma quadro dell’Unione europea, coinvolge 50 organizzazioni pubbliche e private di 11 paesi europei, definisce un sistema innovativo dedicato ai veicoli intelligenti e per le infrastrutture costruite in contesti urbani. Operatori del trasporto pubblico, associazioni nazionali e internazionali di trasporto pubblico, le autorità locali, costruttori di autobus e centri di ricerca o hanno dedicato quattro anni di consulenza al miglioramento dell’immagine dei sistemi di linea in aree urbane e suburbane. Per testare i nuovi autobus sono stati scelte sette città europee: Madrid (Spagna), Bremerhaven (Germania), Budapest (Ungheria), Roma (Italia), Göteborg (Svezia), e Brunoy Rouen (Francia) dove i test sono stati già condotti. Secondo il ricercatore del Politecnico di Madrid UPM, Rocío Ghiaia, “i risultati della valutazione dei sette casi di studio mostrano che la maggior parte delle azioni attuate hanno avuto successo e sono state molto apprezzate dai viaggiatori che hanno indicato nelle indagini che la qualità del servizio è migliorata del 35%, in media, grazie a queste nuove misure. Le più apprezzate sono quelle relative alla qualità del servizio e alla facilità di accesso per le persone con disabilità”.


A non dare troppa fiducia è la possibilità di mettere su strada autobus con sistemi di guida ottica che non necessitano di conducente, tecnologia che ancora non convince la popolazione di età avanzata mentre a trovare il favore di chi ha preso parte alla sperimentazione la consapevolezza di trovarsi a bordo di un veicolo ecologico, efficiente, che lascia spazio alle persone con disabilità motorie, che offre numerose via di salita e di discesa e che risultano più luminosi grazie a finestre più grandi.

Soffermandosi sul risvolto ambientale sarà importante garantire l’alimentazione a basso impatto ambientale dei bus, per ridurre l’inquinamento atmosferico derivato dal trasporto pubblico. Per questo sarà necessario l’impiego di biocombustibili “In effetti, in molte città spagnole il 100% della flotta ha ridotto le emissioni (con metano e biodiesel, soprattutto). Nessun bus prevede un futuro nel quale non si faccia uso di un combustibile a bassa emissione”.

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