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È ancora lontano il sogno della mobilità sostenibile

mobilità sostenibile

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I trasporti del pianeta non in linea con gli obiettivi di mobilità sostenibile

 

(Rinnovabili.it) – Il settore dei trasporti non è in linea con gli obiettivi di mobilità sostenibile necessari a rispettare gli impegni internazionali per lo sviluppo sostenibile. Non usa mezzi termini la nuova relazione sulla mobilità mondiale lanciata dalla Sustainable Mobility for All (SuM4All), una iniziativa che ha visto impegnate 50 organizzazioni tra cui la Banca Mondiale. Si tratta del il primo studio che valuta le prestazioni globali dei trasporti e i progressi compiuti verso quattro obiettivi principali: accesso universale, efficienza, sicurezza e mobilità verde. La pubblicazione riguarda tutti i sistemi di trasporto, per tracciare un bilancio per nulla lusinghiero.

Secondo gli esperti, oltre ad essere inaccessibili a molti dei cittadini più vulnerabili sul pianeta, oggi i trasporti sono appesantiti da un elevato consumo di combustibili fossili, da un aumento delle emissioni di gas serra, dall’inquinamento atmosferico e da rumore, da un numero allarmante di incidenti stradali e dalla riluttanza ad abbracciare la digitalizzazione. Tutto ciò si traduce in congestionamenti delle strade, smog, disparità di accesso alla mobilità e inefficienza degli scambi commerciali.

 

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I trasporti contribuiscono attualmente al 23% delle emissioni globali causate dal consumo di energia e al 18% di tutte le emissioni globali generate delle attività umane, con prospettive oscure. Entro il 2040, senza drastici correttivi, questa cifra potrebbe salire al 40%. Il tasso di crescita medio annuo è stato del 2% dal 1990 al 2012, che fino ad ora rappresenta un ritmo tra i più elevati se si considerano solo i gas serra sprigionati dal consumo di combustibili fossili.

mobilità sostenibilePer una mobilità realmente sostenibile, il rapporto individua quattro strade da percorrere, con obiettivi tra il 2030 e il 2050: mitigazione del cambiamento climatico, adattamento al cambiamento climatico, inquinamento atmosferico e inquinamento acustico. Il rapporto vuole aderire all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU, e sostengono che una mobilità davvero sostenibile possa contribuire a buona parte dei suoi 17 macro-obiettivi: dall’assistenza sanitaria alla riduzione delle emissioni, dall’accesso all’educazione all’occupazione femminile, fino alla sicurezza alimentare.

Le raccomandazioni prevedono che, entro il 2030, vengano fatti progressi tali nei controlli sulle emissioni da ridurre l’inquinamento atmosferico dei veicoli leggeri e pesanti di circa il 70% rispetto al 2010. Servono inoltre miglioramenti tecnologici per ridurre i livelli di NOX nei diesel a meno di 50 parti per milione, meglio ancora se intorno alle 10 ppm. Per ora, intanto, questi suggerimenti rimangono un bel libro dei sogni.

 

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