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Londra immagina piste ciclabili piezoelettriche nei tunnel abbandonati

Trasformare le linee ferroviarie sotterranei in disuso in una rete dedicata alla mobilità dolce, energicamente sufficiente. Questa l’idea visionaria dello studio di architettura Gensler

Londra immagina piste ciclabili piezolettriche nei tunnel abbandonati

 

(Rinnovabili.it) – E’ stato assegnato allo studio di architettura Gensler il London Planning Award per il miglior progetto concettuale presentato per la Londra sotterranea. Il premio, nato mettere a fuoco le strade della rinascita urbana londinese, viene consegnato annualmente a quartieri, progettisti, consulenti, comunità o enti pubblici in grado di migliorare la pianificazione cittadina con best practies ed idee innovative. Ed è proprio grazie all’innovazione che la proposta presentata da Gensler ha ottenuto il primo premio nella sua categoria. Nel dettaglio il progetto prevede di trasformare gallerie ferroviarie sotterranee in disuso, in una rete di piste ciclabili e pedonali piezoelettriche. Sulla scia del rinnovato amore per le due ruote mostrato dall’amministrazione cittadina (si pensi alla Crossrail for bikes), la nuova infrastruttura permetterebbe di affrontare con una sola mossa sia i problemi del traffico pendolare che  quello della rivalorizzazione di impianti da tempo abbandonati. E non solo.

 

Gli architetti hanno previsto di integrare sistemi per sfruttare l’energia cinetica legata al passaggio per rendere l’intero impianto completamente autosufficiente. “Londra –  spiega Arthur Gensler – ha un disperato bisogno di nuovi tipi di spazio pubblico, così come gli spazi riservati al commercio e all’intrattenimento che abbiano prezzi accessibili. Gli spazi sotterranei rappresentano un’ottima scelta per questo tipo di impieghi”. Le aree menzionate nella proposta sono quelle del ramo abbandonato della Piccadilly Line, dalla Holborn alla stazione di Aldwych, che secondo gli architetti ben si presterebbero ad ospitare una pista ciclabile sotterranea corredata di negozi, ristoranti e bar, accessibile direttamente dagli ingressi già esistenti delle varie stazioni. Ma l’aspetto sicuramente più accattivante del progetto è l’autosufficienza energetica, assicurata da una pavimentazione completamente piezoelettrica in maniera da catturare l’energia cinetica di pedoni e ciclisti. “Ora che Londra ha raggiunto il livello demografico più alto della sua storia – ha aggiunto il socio Ian Mulcahey – abbiamo bisogno di pensare in modo creativo su come massimizzare il potenziale delle nostre infrastrutture … L’adattamento delle gallerie metropolitane e ferroviarie sottoutilizzate potrebbe fornire una soluzione rapida e semplice”.

 

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