Per ridurre l'impatto ambientale le aziende londinesi durante i Giochi favoriranno il lavoro dei dipendenti in remoto limitando così gli spostamenti dei lavoratori e i consumi di acqua ed elettricità nelle sedi
(Rinnovabili.it) – L’associazione Piano di Azione Globale punta a sfruttare le Olimpiadi come occasione per le aziende di ridurre emissioni e consumi. Prevedendo l’intensità del flusso di visistatori che assisteranno alle gare, le aziende potranno infatti concentrarsi su efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale partendo dalla gestione degli spostamenti dei dipendenti, come suggerito da un recente rapporto.
Londra per i Giochi Olimpici attende infatti circa 5 milioni di spettatori, per i quali sarà necessario portare allo stremo delle forze la rete di trasporto della capitale. Ma mentre la nuova ricerca del Global Action Plan, redatto insieme al gigante britannico della comunicazione Telefónica O2, rivela che poco meno del 70% delle 150 aziende intervistate prevede di adottare qualche forma di contrasto all’inquinamento generato dai viaggi aziendali, i tre quarti ha dichiarato di non aver mai pensato a misure, anche semplici, per ridurre l’impatto degli spostamenti del proprio personale. E mentre due terzi delle aziende sta guardando alla possibilità di policy di lavoro flessibili, solo un quarto è impegnato per assicurare che i loro sistemi IT siano in grado di supportare il lavoro a distanza.
All’inizio di quest’anno, la O2 per prepararsi alle Olimpiadi ha organizzato il lavoro in modo da garantire a 2500 dipendenti di essere autonomi per il lavoro da remoto, risparmiando così in un solo giorno circa 12mila tonnellate di CO2 e dimezzando l’utilizzo dell’acqua all’interno dei locali della sede aziendale. Ma questo esempio è ancora una goccia nel mare, visto che solo il 17% delle società di Londra ha dichiarato che utilizzerà i Giochi come opportunità per modificare le abitudini di viaggio dei dipendenti. Intanto il Global Action Plan ha presentato un piano in 10 punti per aiutare le aziende ha cambiare il proprio comportamento agendo su concetti base quali i bilanci personali del carbonio, le videoconferenze e il car sharing per limitare la congestione e le emissioni legate al trasporto.