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La Lombardia accelera sui carburanti ecologici

Approvate in Regione nuove disposizioni per imporre ai nuovi impianti di servizio di dotarsi di almeno un prodotto a basso impatto ambientale e nelle aree urbane anche di un e-charger per auto elettriche

La Lombardia accelera sui carburanti ecologici(Rinnovabili.it) – Il Consiglio della Regione Lombardia ha approvato nuove norme a difesa di ambiente e territorio. Con l’obiettivo dichiarato di migliorare la qualità dell’aria, l’amministrazione ha dato l’ok al nuovo Progetto di Legge che modica il Testo unico delle norme regionali in materia di commercio di carburanti per autotrazione nelle stazioni di servizio lombarde. Nel dettaglio le disposizioni impongono agli impianti di nuova apertura e a tutti quelli oggetto di ristrutturazione totale o potenziamento, di dotarsi di almeno un prodotto a basso impatto ambientale come metano o Gpl. Una misura che riguarda da vicino anche le stazioni di servizio delle aree urbane a cui sarà richiesto anche l’istallazione di un erogatore di elettricità per veicoli plug in.

 

Con questo provvedimento – ha dichiarato Mauro Parolini, assessore regionale al Commercio, Turismo e Terziario, commentando l’approvazione – favoriamo la diffusione della rete di distribuzione dei carburanti ecologici e andiamo incontro alle esigenze di un mercato automobilistico tecnologicamente sempre più evoluto e pulito e a un pubblico di consumatori che sceglie in maniera crescente mezzi alimentati con carburanti alternativi come Gpl e metano, ma anche elettrici, che offrono costi di esercizio convenienti e hanno un basso impatto ambientale”. Ad oggi la Regione conta già 405 impianti Gpl e 152 di metano, rappresentando un’eccellenza sia nel panorama nazionale che in quello europeo; ma il vero obiettivo, continua l’assessore, è di fare molto di più ed arrivare nel giro di pochi anni a disporre di una rete di distribuzione di carburanti ecocompatibili “ancora più moderna, capillare e completa”.

 

Da una parte – ha aggiunto Parolini -, c’è il dovere di tutelare la salute dei cittadini e di alleggerire il peso delle procedure europee di infrazione per la non conformità dei valori della qualità dell’aria, dall’altra la necessità di favorire la libera concorrenza e l’attività d’impresa. Questa prospettiva ci ha spinti ad adeguare le norme sulla rete di distribuzione carburanti a basso impatto, sia per quanto riguarda quella ordinaria che quella autostradale, estendendo l’obbligo del prodotto Gpl, qualora per ragioni strettamente tecniche non sia possibile inserire il metano”.