Per la terza missione del Piano di ripresa stanziati 31,4 miliardi di euro. Obiettivo? Sviluppare un sistema ferroviario moderno, sostenibile e digitale
(Rinnovabili.it) – Il lato green del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) non si esaurisce con la missione dedicata alla transizione ecologica. La sostenibilità è la direttrice su cui è stata sviluppata anche la terza missione, dedicata al settore delle infrastrutture e dei trasporti. Con uno stanziamento complessivo di 31,4 miliardi euro, questa macro area racchiude una serie di misure atte al miglioramento dei sistemi logistici del Paese. Nel dettaglio la missione mira a rendere il sistema infrastrutturale nazionale, da oggi al 2026 “più moderno, digitale e sostenibile”.
Per raggiungere l’obiettivo il Governo ha diviso gli interventi su due linee d’azione: investimenti sulla rete ferroviaria; intermodalità e logistica integrata. Per la prima componente le risorse saranno dedicate al completamento dei principali assi ferroviari ad alta velocità ed alta capacità, all’integrazione fra questi e la rete ferroviaria regionale e alla messa in sicurezza dell’intera rete ferroviaria. Inoltre sarà introdotto l’European Rail Transport Management System (ERTMS) aggiornando i sistemi di sicurezza e segnalazione esistenti.
L’obiettivo principale è potenziare il trasporto su ferro di passeggeri e merci, aumentando la capacità e la connettività della ferrovia e migliorando la qualità del servizio. Gli investimenti toccheranno anche 9 progetti che mirano: allo sviluppo, alla riqualificazione, all’accessibilità e all’efficientamento energetico di stazioni e nodi ferroviari, che fungono da hub di mobilità, e di fermate di linee metropolitane.
Leggi anche PNRR, proroga superbonus 110% fino al 2023
La seconda componente si focalizza invece sull’ammodernamento e la digitalizzazione del sistema logistico. “In stretta connessione con l’impianto strategico di questa Missione […] verranno inoltre realizzati investimenti per la Sicurezza stradale 4.0, al fine di migliorare la sicurezza e la resilienza climatica/sismica di ponti e viadotti, utilizzando le soluzioni fornite dall’innovazione tecnologica e in un’ottica di adattamento ai cambiamenti climatici”, si legge nel PNRR. “Saranno finanziati interventi per lo sviluppo del sistema portuale per il miglioramento della competitività, capacità e produttività dei porti italiani, con una particolare attenzione alla riduzione delle emissioni inquinanti”.