Rinnovabili

UE: la nuova Direttiva Trasporto Intermodale mira alla sostenibilità

Direttiva Trasporto Intermodale
Image by jd210848 from Pixabay

Proposto un aggiornamento della Direttiva Trasporto Intermodale

(Rinnovabili.it) – La Direttiva sul Trasporto Intermodale (92/106/CEE) è uno dei principali strumenti giuridici adottati dall’Unione europea per ridurre le esternalità negative del trasporto merci. Dal 1992 – la data di emanazione – ad oggi, il provvedimento ha permesso di compiere molti progressi in termini di riduzione delle emissioni, delle congestioni, del rumore. Ma su distanze medio-brevi il trasporto esclusivamente su strada ha ancora la meglio, risultando l’opzione più economica. Per rendere maggiormente competitiva la prima opzione, la Commissione europea ha proposto ieri un aggiornamento della direttiva: una revisione tutta orientata ad efficienza e sostenibilità con cui fornire un quadro di sostegno per le operazioni di trasporto intermodale e combinato. 

Nel 2022 sono stati mobilitati sulle strade dell’UE 13.6 miliardi di tonnellate di merci“, ha spiegato Adina Vălean, commissaria per i Trasporti. “Si tratta di un’operazione  fondamentale per l’economia comunitaria e, con l’aumento della domanda, dobbiamo tenere sotto controllo i costi e le emissioni. Con la nostra proposta i camion continueranno a svolgere il loro ruolo nel settore del trasporto merci, ma combinandoli con altri modi di trasporto più sostenibili, come le chiatte, il trasporto marittimo a corto raggio o i treni, ridurremo i costi esterni e ottimizzeremo l’uso della nostra rete di trasporto a vantaggio dei cittadini e della nostra economia”.

leggi anche Direttiva Efficienza Energetica 2023, le novità

 Trasporto intermodale e trasporto combinato, cosa sono?

Il trasporto intermodale è un’opzione logistica in cui le merci vengono trasportate all’interno di unità di carico chiuse come un container, una cassa mobile o un semirimorchio. E tale unità vengono “passate” tra le diverse modalità di trasporto.

Il trasporto combinato è invece un tipo di trasporto intermodale che soddisfa le condizioni specifiche stabilite nella direttiva UE; in particolare si tratta di operazioni che riducono del 40% le esternalità negative rispetto alle operazioni esclusivamente stradali. L’opzione prevede un largo uso delle ferrovie, delle vie navigabili interne o per mare (a corto raggio), mentre i tratti stradali iniziali e finali, molto più brevi, fungono da strumento di raccordo tra il luogo di carico e il luogo di scarico.

leggi anche Direttiva RED III, cosa cambia per le rinnovabili 2030?

Le novità per il trasporto merci intermodale

La proposta di Nuova Direttiva per il Trasporto intermodale delle merci prevede tre disposizioni principali per promuoverne la competitività:

Nello specifico, per il trasporto combinato la proposta prevede due ulteriori misure di sostegno:

Leggi qui la proposta di aggiornamento della DirettivaTrasporto Intermodale

Exit mobile version