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Linea Adriatica, ok al nuovo progetto per velocizzare la tratta ferroviaria

Linea Adriatica
via depositphotos.com

(Rinnovabili.it) – “Oggi ho inviato ai Presidenti delle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Molise e Puglia il progetto elaborato da RFI a valle di approfonditi confronti con i loro uffici nel corso dell’ultimo anno”. Con queste parole il ministro alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibile, Enrico Giovanni, ha annunciato stamane l’accordo sul nuovo piano di miglioramento per la Linea Adriatica.

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Il progetto, che prevede un investimento complessivo di 8,5 miliardi di euro, mira mettere in campo nuovi interventi di potenziamento e velocizzazione del tratto ferroviario; migliorandone al contempo l’accessibilità, l’intermodalità e i servizi delle stazioni. “Per troppo tempo – ha affermato il ministro – il versante adriatico del nostro Paese è stato trascurato, ma con questo progetto […] si avvia un cambiamento profondo”. Il potenziamento tecnologico della linea, il miglioramento delle stazioni, la rettifica del tracciato in diversi tratti  e la riduzione delle interferenze dovrebbero accorciare i tempi di percorrenza tra Bologna e Bari di ben un’ora. Non solo. Sul fronte del trasporto merci sono previsti lavori di allungamento del modulo, finalizzati aumentarne la capacità di trasporto, a parità di treni circolanti.

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Gli interventi previsti consentiranno anche di sostenere investimenti nella rigenerazione urbana, paesaggistica e ambientale.
“L’accordo raggiunto su un progetto così importante per il Paese – ha spiegato il numero uno del MIMS – consentirà alla rinnovata linea Adriatica di giocare un ruolo cruciale non solo per le Regioni direttamente coinvolte, ma per l’intero sistema ferroviario nazionale. Peraltro, l’impegno assunto dal Governo per il miglioramento della linea Adriatica ha convinto la Commissione europea ad inserirla nel cosiddetto extended core network delle reti europee di trasporto TEN-T; il che rappresenta un caso unico nell’Unione europea e apre per il nostro Paese la possibilità di ottenere finanziamenti europei per ulteriori interventi di miglioramento e potenziamento”. 

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