La metodologia di calcolo della Commissione europea vede ancora una volta i produttori tedeschi schierati contro le case automobilistiche di Italia e Francia
Gli ultimi rumors vogliono i produttori tedeschi BMW, Volkswagen e Daimler responsabili di un pressing costante sull’Unione Europea e sulla metodologia di calcolo applicata. Al centro della divisione dell’automotive europeo c’è ancora una volta la “pendenza della curva” (o “slope of the curve”) del valore limite delle emissioni inquinanti in rapporto al peso dell’auto.
Questa curva (stabilita al 60%) determina a conti fatti il vero target dei singoli produttori e invece di prevedere un obiettivo uguale per tutti ne stabilisce uno che sia differenziato sulla base del criterio del peso delle auto: con una pendenza stabilita al 60% (come è quella attuale) maggiore il peso medio delle vetture vendute dal produttore, più blando sarà il suo target e viceversa. Secondo quanto riferito da fonti del settore, le compagnie tedesche, produttrici di auto più pesanti, vorrebbero aumentare la pendenza della curva mentre i produttori di veicoli leggeri, quali Renault, Peugeot e Fiat vorrebbero portarla al di sotto del 60%. Le incomprensioni avrebbero fatto slittare la data di pubblicazione del nuovo piano europeo che l’esecutivo aveva promesso per l’inizio di luglio.