L'Europa, vista la possibilità di raggiungere un accordo internazionale che regolamenti le emissioni di CO2 del trasporto aereo, ha deciso di congelare per un anno il mercato del carbonio
Sulla base degli incoraggianti risultati ottenuti e dell’impegno costruttivo dimostrato dai partner internazionali, l’Europa si è dichiarata convinta che un accordo globale per la regolamentazione delle emissioni del settore aviazione sia dietro l’angolo. Per questo l’Europa ha deciso di “fermare gli orologi” per un anno, ovvero fino alla prossima assemblea ICAO prevista per il novembre 2013 promettendo di restituire le quote ricevute dall’ETS alle compagnie per un anno in caso si ottenesse un accordo. Le modifiche avranno però valore solamente per le compagnie aree non europee, questo significa che all’interno dell’UE e quindi per le compagnie europee dei 27, lo schema rimarrà invariato.
Congelando per un anno l’ETS l’Europa sta concedendo nuovo spazio ai negoziati dimostrando fiducia nei confronti di un accordo globale che riesca a regolamentare l’intero settore. Nel caso in cui però non si riuscisse ad arrivare ad alcuna intesa, ha precisato la Hedegaard, l’Europa tornerà ad imporre il regime di compensazione delle emissioni così come è strutturato.