La pdl arriva dopo i numeri diramati da Greenpeace: l’Italia è il 4° paese in Europa per numero di voli privati, con un +62% di crescita anno su anno. Un volo di 4 ore inquina con una persona media in un anno
Dal 2030 stop ai jet privati su tutto il territorio nazionale
(Rinnovabili.it) – Stop ai voli sulle tratte brevi se il treno è un’alternativa valida. Tasse su del 30% per il cherosene dei voli privati. E una tassa di 400 euro a passeggero. Sono le misure previste dalla proposta di legge contro i jet privati in Italia presentata la scorsa settimana dall’Alleanza Verdi Sinistra.
“I jet privati sono uno status symbol, ma sono anche il mezzo più inquinante e iniquo del pianeta. Nient’altro brucia così tanto carburante fossile per l’uso esclusivo di un numero limitato di persone”, spiegano i proponenti. Questi vettori, negli ultimi anni, sono finiti sempre più sotto i riflettori per l’alto impatto ambientale.
Secondo uno studio commissionato da Greenpeace, l’Italia è il 4° paese in Europa per numero di voli privati che, tra 2021 e 2022, sono aumentati del 62% mentre le emissioni generate sono raddoppiate. Questo mezzo di trasporto è preferito anche per tratte brevi o brevissime. L’anno scorso, ad esempio, ci sono stati 16 voli tra Verona e Brescia (44,5 km di distanza) e hanno emesso 25 t di gas serra. In treno il viaggio dura 35 minuti e genera meno di 2 kg di CO2. Lo stesso vale per i viaggi tra Brindisi e Taranto (45 km) e Brescia e Milano (55 km).
Cosa prevede la PdL contro i jet privati?
Per mettere un freno a questo fenomeno ad alto impatto climatico, la proposta di legge prevede innanzitutto il divieto di usare jet privati in determinate condizioni. Vietato prendere l’aereo se la tratta è coperta anche dal treno, ci si impiega meno di 4 ore e ci sono almeno 6 collegamenti diretti nelle 24 ore. (In Francia è stato proposto uno stop simile, ma per tutti i voli di linea). Questo divieto scatterebbe nel 2025 e si applicherebbe sia ai voli privati che ad aerotaxi ed elitaxi, esclusi quelli “che utilizzano tecnologie sostenibili e garantiscono una riduzione di almeno il 50 per cento delle emissioni di carbonio”. Dal 2030 lo stop è totale a livello nazionale.
Si prevede poi un aumento delle imposte sul cherosene. L’accisa sale del 30% rispetto a quella attuale arrivando a 438,74 euro per mille litri. E anche delle tasse passeggeri, che lievitano a 400 euro a testa (più alta del massimale attuale) e senza alcuno scaglione. Tutti i maggiori introiti, infine, sono destinati a un fondo apposito che finanzierà il tpl e il trasporto su rotaia.