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Le auto elettriche possono esplodere o è una fake news?

auto elettriche esplodono
Via depositphotos.com

Anche quando si verificano fughe termiche, raramente le auto elettriche esplodono. Quelle ibride e benzina o diesel hanno molta più probabilità

(Rinnovabili.it) – Davvero le auto elettriche esplodono spesso? La risposta sincera è no. Anche se i dati sono ancora esigui. Gli incendi spontanei nei veicoli elettrici si verificano così raramente, infatti, che non ci sono abbastanza casi per costruire una statistica affidabile. Quelle esistenti, però, vanno in controtendenza rispetto alla narrazione mediatica. 

Quanto esplodono davvero le auto elettriche

Il sito web statunitense di referral assicurativo AutoinsuranceEZ ha analizzato i dati del National Transportation Safety Board (NTSB) e del Bureau of Transportation Statistics (BTS) degli Stati Uniti e ha scoperto che i veicoli elettrici hanno una probabilità significativamente inferiore di prendere fuoco rispetto sia ai veicoli con motore a combustione interna che a quelli ibridi.

Su 100 mila veicoli venduti solo 25,1 in media subiscono un incendio. Al 2022, sono stati registrati solo 52 incendi di auto elettriche. I veicoli ibridi, invece, hanno molte più probabilità di subire un incendio, con una media di 3.474,5 incendi ogni 100 mila auto vendute. Nel mezzo, sebbene ancora drammaticamente superiori ai veicoli elettrici, i veicoli a benzina e gasolio. Per loro sono stati stimati 1.529,9 incendi ogni 100 mila vendite.

Il sito evirosafe.com ha svolto una propria analisi l’anno scorso e ha concluso che “c’è una probabilità dello 0,0012% che la batteria del tuo veicolo elettrico prenda fuoco, il che è un rischio molto minore di quanto ci aspettassimo. Fonti affidabili relative agli incendi globali di veicoli con motore a combustione interna sono difficili da verificare, ma nel complesso molte fonti citano una probabilità dello 0,1% che la tua auto a benzina o diesel prenda fuoco”.

Come prende fuoco un’auto elettrica

Quando un pacco batteria va in fuga termica, i gas tossici e infiammabili vengono scaricati dalle celle della batteria agli ioni di litio. Per ogni kWh di capacità della batteria vengono rilasciati circa 700 litri di gas. In alcuni casi, principalmente in spazi chiusi, i gas formano una grande nuvola di vapore. Dopo la fuga termica può finire in due modi: si verifica un’esplosione o si avvia un incendio con la dinamica che viene chiamata ignizione. Quest’ultima è l’accensione e combustione dei gas liberati dalla parte inferiore del veicolo. Si tratta anche dell’esito più probabile, pari al 90% dei casi secondo evirosafe. Nel 10% dei casi invece avviene l’esplosione. Buona parte delle volte, gli incendi si verificano in corrispondenza di una stazione di ricarica. 

Cosa prevenire le fughe termiche

Per prevenire l’avvio di una fuga termica diventa indispensabile minimizzare la ritenzione del calore nel pacco batterie prevedendo sistemi per la rimozione dell’energia termica. Rutronik, azienda di componenti elettronici, suggerisce l’uso di un foglio di grafite pirolitica inserito tra le celle. Questo rimedio porta l’eventuale energia termica sviluppata nella cella adiacente verso un sistema di raffreddamento comune. Anche separare termicamente le celle adiacenti con un isolante può impedire la propagazione.

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