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L’aviazione Usa convoca Obama

Mentre ancora non è pronto il piano globale dell'ICAO l'aviazione ricorda al presidente l'importanza di bloccare il meccanismo europeo riservato alle compagnie aeree di tutto il pianeta

(Rinnovabili.it) – L’aviazione statunitense ha esortato il presidente Barack Obama a presentare una procedura Onu per la risoluzione delle controversie per fermare l’UE e il suo meccanismo ETS, che sta costringendo le compagnie aree straniere a pagare per le loro emissioni di carbonio sia che i velivoli atterrino sia che decollino in Europa.

Diciannove gruppi industriali che fanno parte dell’aviazione hanno quindi chiesto al presidente di avviare una procedura prima della riunione del consiglio direttivo che si terrà dal 29 ottobre al 6 novembre. “Un ricorso all’articolo 84 richiede, piuttosto che l’impedimento, un accordo e l’attuazione di un quadro globale per affrontare le emissioni di gas a effetto serra nel settore dell’aviazione,” i gruppi, tra cui la compagnia aerea statunitense Airlines for America, ha scritto nella lettera a Obama.

Un procedimento in base all’Articolo 84 è un meccanismo di controversia a disposizione dei 191 Stati membri dell’ICAO, il che darebbe al Consiglio dei governatori dell’ICAO il potere di decidere sulle controversie che non possono essere risolte tra gli stati.

I gruppi ambientalisti e il segretario generale dell’ICAO Raymond Benjamin hanno detto che opporsi adesso potrebbe però minare gli sforzi dell’Organizzazione per elaborare un piano comune. L’ICAO è infatti sotto pressione da mesi vista la necessità di elaborare un’alternativa globale al cap and trade imposto dall’Europa all’aviazione mondiale che deriva dalla forte opposizione degli Stati Uniti, della Cina e di altre nazioni, contrarie allo schema sin dalla sua entrata in vigore nel gennaio scorso.