Rinnovabili

La smart mobility parla tedesco

E se un giorno le auto iniziassero a parlare fra loro e con le infrastrutture che regolano il traffico per scambiarsi  informazioni su posizione, qualità della strada, possibili incidenti o ingorghi? In Germania quel giorno sembrerebbe decisamente arrivato. Nella regione del Rhine-Main una cordata di università, costruttori auto e società manifatturiere, tutti rigorosamente tedeschi, ha deciso di avviare con la benedizione del governo – e più precisamente con il finanziamento dei ministeri federali dell’economia, dell’istruzione e dei trasporti – un mega progetto di smart mobility.

UN SOCIAL NETWORK DELLE AUTO BMW, Daimler, Ford, Adam Opel, Volkswagen, Audi con la collaborazione dei sistemisti Bosch e Continental e diverse eccellenze nazionali nel campo della ricerca hanno progettato ‘SimTD’ (acronimo di Safe Intelligent Mobility) uno dei più grandi studi mai realizzati sulla comunicazione ‘car-to-X’ o C2X. Per i meno avvezzi si tratta di una tecnologia adattiva e cooperativa per il traffico intelligente, ribattezzata da molti “il social network delle automobili”. Sì perché, alla stregua di quello che avviene su Facebook, il sistema permetterebbe ai suoi “utenti”- veicoli, semafori, strutture di controllo – di dialogare in tempo reale fra loro con l’obiettivo d’incrementare il livello di sicurezza del traffico e dare una mano alla riduzione dei consumi di carburante.

IN GIRO PER LE STRADE DI FRANCOFORTE L’iniziativa ha finalmente messo le ruote su strada. Dopo tre anni di studi e accurata progettazione, il 6 agosto 120 veicoli di prova – tutti dotati di tecnologia SimTD – hanno ricevuto il loro battesimo dell’asfalto e si trovano attualmente in circolazione su strade, autostrade e percorsi urbani di e intorno a Francoforte. La regione offre le condizioni ideali per la sperimentazione dovendo fare i conti quotidianamente con un elevato volume di traffico, ed essendo già in possesso di strumenti e dispositivi di controllo stradale.

“Siamo convinti che la comunicazione C2X svolgerà un ruolo importante nella mobilità del futuro”, ha spiegato Christian Weiss, a capo del progetto e responsabile della sezione Ricerca alla Daimler. “Ci consentirà di rilevare gli oggetti e le situazioni pericolose ben oltre l’ambiente nelle immediate vicinanze del veicolo. Una migliore informazione permetterà agli automobilisti di adattare il loro stile di guida evitando incidenti e quindi la congestione del traffico. Si tratta di un significativo passo avanti nel cammino verso una guida senza pericoli”.

PIU’ SICUREZZA, MENO CO2 Le informazioni scambiate tra i guidatori (car2car) – il progetto ha selezionato 450 piloti – e tra le auto e una centrale di gestione (C2I)serviranno a evitare code e incidenti, a raggiungere la propria destinazione attraverso percorsi ottimali e a rimanere sempre informati sulle condizioni della carreggiata. Gli automobilisti potranno così modificare le loro rotte in modo da arrivare alla meta designata in modo sicuro e nel tempo più breve possibile, dando una mano anche alla riduzione della CO2 associata al tragitto percorso. In teoria la tecnologia si presta anche a ottenere servizi aggiuntivi come la ricezione di informazioni su hotel o strutture ricettive nelle vicinanze del veicolo o sui luoghi di interesse e del tempo libero. E perché no, magari un giorno a scaricare musica o video e a condividerli in tempo reale .

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