Attivo dal primo gennaio il regime di scambio non soddisfa la Cina che dichiara di non voler pagare per salvaguardare le tasche dei viaggiatori
Venuta a conoscenza della decisione, Bruxelles ha affrontato le critiche ricordando quanto sia importante un accordo globale per la riduzione dell’impatto dell’aviazione sulle emissioni, che ancora non esiste e che quindi giustifica la nuova normativa di protezione ambientale e di lotta al cambiamento climatico. Per questo la Commissione ha dichiarato che non terrà conto delle richieste di Cina e Stati Uniti di escludere dal regime di scambio le compagnie aeree non europee provvedendo a imporre sanzioni in caso di mancato acquisto delle quote di scambio. Dal nostro punto di vista è abbastanza semplice” ha dichiarato un portavoce del commissario Ue per il clima Connie Hedegaard al quotidiano BusinessGreen, “c’è una legge e ci aspettiamo che la gente la rispetti”.