L’iniziativa europea coinvolgerà il settore della logistica e dei trasporti nel cammino verso la riduzione della dipendenza dal petrolio e la scelta di opzioni più pulite
Attraverso l’ausilio di un database centrale pronto a raccogliere e a veicolare tutte le informazioni necessarie, l’obiettivo è quello di arrivare a calcolare l’impronta ecologica di ogni prodotto trasportato, individuando degli standard, dei parametri e una metodologia di riferimento capaci di rendere green l’intero settore dei trasporti. Le emissioni possono essere calcolate e controllate proprio grazie al database, strumento molto utile anche ai vari responsabili della logistica, che potranno monitorare con facilità le prestazioni ambientali dei loro spedizionieri. Misurare l’efficacia di certe azioni, poi, servirà a dimostrare il raggiungimento degli obiettivi preposti e ad alimentare circoli virtuosi tra i vari soggetti implicati.
Come sottolineato anche da Kallas proprio durante la presentazione dell’iniziativa, il settore dei trasporti europeo si sta preparando ad affrontare grandi sfide sul piano ambientale, pur dovendo rimanere competitivo. Se da una parte il petrolio è destinato ad esaurirsi, dall’altra la domanda di trasporto crescerà (soltanto quello delle merci aumenterà dell’80% da qui al 2050), fattori che imporranno al settore la diminuzione della dipendenza dai combustibili fossili e l’adozione di opzioni più pulite. Fondamentale poi sarà la condivisione delle idee e delle esperienze. “Iniziative come Green Freight Europe – ha commentato Kallas – sono un ottimo modo per trovare un approccio paneuropeo al problema globale del cambiamento climatico”.