L’Assemblea ha approvato il testo unificato delle proposte di legge riguardanti la distribuzione e vendita del metano per autotrazione. Nel provvedimento anche l’istituzione di un fondo per garantire lo sviluppo e la sperimentazione di nuove forme di distribuzione e di nuove tecnologie
Luce verde dalla Camera al Dl Metano. L’Assemblea ha approvato ieri il testo unificato delle proposte di legge suCommercializzazione del metano per autotrazione (A.C. 2172 ed abbinate-A), provvedimento diretto ad incentivare, specie nelle grandi aree metropolitane, nelle aree a rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme di inquinamento e sulla rete autostradale, l’impiego del gas per l’alimentazione dei veicoli. Il disegno di legge, che passa ora all’altro ramo del Parlamento, prevede la razionalizzazione e l’incremento della rete di distribuzione aprendo la porta anche alla promozione e all’utilizzo del biometano come carburante, soprattutto in realtà geografiche dove la rete del metano non è presente.
Nella norma si prevedono inoltre incentivi destinati alla ricerca di settore, attraverso la disposizione, a decorrere dal 2011, di un Fondo volto a finanziare progetti e nuove tecnologie motoristiche in grado di ridurre consumi ed emissioni inquinanti. In particolare si tratta dei progetti per una maggiore efficienza dei veicoli a metano, per lo sviluppo dell’utilizzo del biometano, di miscele metano-idrogeno, del GNL nei trasporti pesanti e per promuovere la realizzazione di impianti specializzati di distribuzione del metano per le pubbliche amministrazioni e le aziende municipalizzate al fine di favorire la diffusione di veicoli a metano e biometano.
Ad alimentare il Fondo si provvede tramite un contributo a carico dei soggetti che forniscono il metano ai gestori degli impianti di distribuzione. “Incentivare l’utilizzo del metano al posto dei carburanti tradizionali – commenta Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo – vuol dire contribuire alla lotta alle emissioni inquinanti e conseguire risparmi sui consumi energetici. Inoltre il metano è più economico e riduce il rischio di mancato approvvigionamento dei distributori”. Entro tre mesi, con un decreto interministeriale, dovranno essere stabiliti i criteri per il self-service, per l’erogazione contemporanea negli impianti multiprodotto e per la trasformazione dei vecchi impianti tradizionali in nuove strutture di distribuzione del metano.