(Rinnovabili.it) – L’Argentina è pronta a rivedere le nuove tasse applicate alle sue miliardarie esportazioni di biodiesel. Lo riferisce oggi in una conferenza stampa il presidente Cristina Fernandez dando così seguito alle numerose proteste giunte da parte dei produttori locali. Il paese sudamericano detiene attualmente il ruolo di maggiore esportatore a livello mondiale di biodiesel, ottenuto quasi interamente dalle abbondanti forniture di olio di soia. Nel 2011 la produzione di questo biofuel ha raggiunto quota 2,4 milioni di tonnellate, di cui 1,7 milioni sono stati venduti fuori dai confini nazionali, per un totale di circa 2,1 miliardi di dollari.
Il mese scorso, il governo argentino ha deciso di aumentare i dazi sull’export dal 20% al 32% nel tentativo di incrementare la fornitura interna e ridurre la sempre più costosa necessità di carburanti esteri. La decisione ha tuttavia fatto precipitare il prezzo del biodiesel, costringendo la Fernandez a tornare, almeno in parte, sui suoi passi e a scegliere uno strumento di tassazione più flessibile. “Entrambe le camere, che rappresentano i produttori di piccole e medie imprese, così come i grandi produttori, hanno chiesto un sistema graduale che sarà applicato e aggiornato ogni 15 giorni a causa del movimento costante dei prezzi del biodiesel”, ha spiegato il presidente argentino. Il Paese prevede di raggiungere 4,5 milioni di tonnellate di produzione annua entro il 2013.