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Perché l’Italia è nemica della bicicletta

Il Belpaese scivola al 17esimo posto della classifica europea. La bicicletta da noi non ha la considerazione di cui gode in Nord Europa

Perché l’Italia è nemica della bicicletta-

 

(Rinnovabili.it) – L’Italia fa passi indietro nella classifica dei Paesi europei amici della bicicletta. La graduatoria l’ha stilata la Federazione Europea Ciclisti (ECF), e vede il Belpaese occupare malinconicamente il 17esimo posto. Nel 2013 ci trovavamo al 15esimo, ben lontani dall’irraggiungibile Danimarca, capofila, e dalle sue inseguitrici Olanda e Svezia. Poco staccate Finlandia, Germania e Belgio. La European Cyclist’s Federation lamenta la scarsa disponibilità di dati affidabili e aggiornati sulla mobilità dolce a livello nazionale in tutta l’UE. Confrontare i Paesi europei per tracciare un quadro dello stato dell’arte in questo campo, è un compito difficile ad oggi. Ogni Stato membro utilizza metodi di calcolo diversi e spesso manca una raccolta dei dati organica. Così, spetta all’ECF fare da sé, e la federazione ha adottato 5 criteri per valutare la situazione e fare un bilancio periodico:

 

– percentuale di popolazione che circola sulle due ruote la maggior parte delle volte

– sicurezza

– importanza del cicloturismo

– mercato delle biciclette nuove

– presenza di associazioni e attivisti pro-bici.

 

Incrociando questi dati, il Belpaese risulta scalzato da una ‘new entry’, la Croazia, che si piazza al sedicesimo posto, e dalla Lituania, che sale dal ventesimo al quindicesimo. Guadagnano posizioni anche Slovenia (dal 12esimo al settimo), Lussemburgo (da 19esimo al 13esimo) e Spagna (dal 23esimo al 18esimo).

 

Perché l’Italia è nemica della bicicletta_

 

Nel frattempo però 8 città italiane stanno sfidando altre 31 città europee nella quarta edizione della “European Cycling Challenge” (ECC2015), una gara a squadre fra ciclisti urbani che si svolgerà per tutto il mese di maggio. Vince la città che totalizza più chilometri. Ad oggi, che la competizione ha completato il giro di boa e si avvia al termine, Roma si trova al quarto posto, mentre l’anno scorso aveva chiuso al terzo. Merito di oltre 1.400 romani che, a dispetto di una città nient’affatto amica della bicicletta, stanno registrando tramite una app le distanze percorse. Al momento, la CO2 risparmiata ha raggiunto la bellezza di 25 tonnellate. In gara hanno buone performance anche Padova e Bologna, rispettivamente al settimo e ottavo posto, mentre Cagliari si piazza 15esima. Altri italiani in gara sono gli abitanti di Reggio Emilia, Distretto comunità savonesi, Napoli e Brescia.