L’iniziativa mira a stabilire una catena di approvvigionamento per la produzione di carburante sostenibile a partire dalle coltivazioni spagnole di camelina e dall’olio di cucina esausto
L’iniziativa, finanziata dall’Unione Europea con 10 milioni di euro, darà il via ad una serie di collaborazioni tra società e centri di ricerca finalizzate a produrre combustibile rinnovabile sostenibile da testare nei sistemi logistici esistenti e nelle normali operazioni di volo in Europa. Il progetto prevede anche il collegamento tra domanda e offerta attraverso la definizione di relazioni tra coltivatori e produttori di biocarburanti, distributori e compagnie aeree. Come materia prima Itaka si concentrerà sul trattamento dell’olio di camelina e dell’olio da cucina usato con il preciso obiettivo di ottenere un bio-kerosene in grado di ridurre almeno del 60% emissioni di gas a effetto serra rispetto al JET A1, di origine fossile.
Nei tre anni a disposizione il progetto si occuperà anche di analizzare la produzione e l’uso della camelina come materia prima per i biocarburanti rispetto al suo contributo al mercato alimentare e a quello dei mangimi e di valutare il potenziale impatto sul cambiamento indiretto di destinazione dei terreni (ILUC). La ricerca si concentrerà infine sulle implicazioni economiche, sociali e regolamentari dell’utilizzo dei biofuel nel settore dell’aviazione su larga scala.