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Itaka, le mire verdi dell’industria aerea europea

L’iniziativa mira a stabilire una catena di approvvigionamento per la produzione di carburante sostenibile a partire dalle coltivazioni spagnole di camelina e dall’olio di cucina esausto

Itaka, le mire verdi dell’industria aerea europea(Rinnovabili.it) – L’industria aerospaziale europea fa squadra e decide di collaborare con il settore dei carburanti per dare nuovo impulso alla ricerca nel campo dei biofuel. Nasce così Itaka (acronimo di Initiative Towards sustAinable Kerosene for Aviation), progetto per la produzione di biocombustibili sostenibili da destinare al comparto aereo.

 

L’iniziativa, finanziata dall’Unione Europea con 10 milioni di euro, darà il via ad una serie di collaborazioni tra società e centri di ricerca finalizzate a produrre combustibile rinnovabile sostenibile da testare nei sistemi logistici esistenti e nelle normali operazioni di volo in Europa. Il progetto prevede anche il collegamento tra domanda e offerta attraverso la definizione di relazioni tra coltivatori e produttori di biocarburanti, distributori e compagnie aeree. Come materia prima Itaka si concentrerà sul trattamento dell’olio di camelina e dell’olio da cucina usato con il preciso obiettivo di ottenere un bio-kerosene in grado di ridurre almeno del 60% emissioni di gas a effetto serra rispetto al JET A1, di origine fossile.

 

Nei tre anni a disposizione il progetto si occuperà anche di analizzare la produzione e l’uso della camelina come materia prima per i biocarburanti rispetto al suo contributo al mercato alimentare e a quello dei mangimi e di valutare il potenziale impatto sul cambiamento indiretto di destinazione dei terreni (ILUC). La ricerca si concentrerà infine sulle implicazioni economiche, sociali e regolamentari dell’utilizzo dei biofuel nel settore dell’aviazione su larga scala.