Rinnovabili

Infrastrutture per i combustibili alternativi, i compiti delle Regioni

Infrastrutture per i combustibili alternativi, i compiti delle Regioni

 

(Rinnovabili.it) – La Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni e Provincie Autonome ha approvato ieri il nuovo passo avanti della mobilità sostenibile italiana. Parliamo delle linee guida per il recepimento dell’articolo 18 del Decreto legislativo n. 257 del 16 dicembre 2016, il provvedimento che disciplina la realizzazione delle infrastrutture per i combustibili alternativi.

 

L’obiettivo è riuscire ad adottare provvedimenti regionali che siano omogenei su tutto il territorio italiano. L’articolo in questione stabilisce obblighi immediati per quanto concerne la realizzazione di impianti di ricarica elettrica e di rifornimento di GNC o GNL a livello nazionale. L’efficacia di tali obblighi è subordinata all’emanazione di singoli provvedimenti regionali che le amministrazioni dovranno adottare entro un anno. Il documento approvato in Conferenza struttura quindi le mosse necessarie per tali provvedimenti a partire, ad esempio, dall’individuazione alcuni parametri comuni di riferimento per l’identificazione delle aree svantaggiate quali: carenza del servizio sul territorio, valutazioni altimetriche, dimensione demografica comunale.

 

Le linee guida evidenziano anche i compiti specifici per le Regioni e le Province autonome nello sviluppo delle infrastrutture per i combustibili alternativi. Nel dettaglio:

 

– Le Regioni e le Province autonome con apposita disposizione di settore dovranno prevedere l’obbligo per tutti gli impianti, già esistenti al 31 dicembre 2015, con un erogato nell’anno 2015, di benzina e gasolio, superiore a 10 milioni di litri e che si trovano in una delle province i cui capoluoghi hanno superato il limite delle concentrazioni di PM 10 per almeno 2 anni su 6 negli anni dal 2009 al 2014, di presentare entro il 31 dicembre 2018 un progetto al fine di dotarsi di infrastrutture di ricarica elettrica nonché di distribuzione di GNC o GNL. Il progetto, una volta approvato, dovrà realizzarsi nei successivi 24 mesi dalla data di presentazione del medesimo

 

– Le Regioni e le Province autonome con apposita disposizione di settore dovranno prevedere l’obbligo per tutti gli impianti già esistenti al 31 dicembre 2017, con un erogato nell’anno 2017 , di benzina e gasolio, superiore a 5 milioni di litri e che si trovano in una delle province i cui capoluoghi hanno superato il limite delle concentrazioni di PM 10 per almeno 2 anni su 6 negli anni dal 2009 al 2014, di presentare entro il 31 dicembre 2020 un progetto al fine di dotarsi di infrastrutture di ricarica elettrica nonchè di distribuzione di GNC o GNL. Il progetto, una volta approvato, dovrà realizzarsi nei successivi 24 mesi dalla data di presentazione del medesimo.all’adozione di in applicazione del D.lgs. 257/2016.

Exit mobile version