Mentre Google si prepara a metter su strada la sua e-car a guida automatica, Apple avvia un'importante campagna di reclutamento per mettere in piedi il team che realizzerà la sua iCar
(Rinnovabili.it) – Le grandi case dell’automotive mondiale non sono le uniche a investire nel futuro della e-mobility. Anche i big dell’informatica stanno iniziando ad apprezzare innovazione e prospettive di mercato dell’auto elettrica. Google è stato il precursore, con la sua Google car, l’auto elettrica a due posti dotata di guida automatica; il colosso del web ha già testato ben 100 prototipi per valutarne le potenzialità e ora sta canalizzando gli sforzi verso l’obiettivo di metterla su strada entro i prossimi due anni. Il guanto di sfida gettato dal gigante di Mountain View all’industria automobilistica mondiale è stato inaspettatamente raccolto da Apple. Le ultime notizie circolate in rete vogliono il produttore di iPhone e iPad alle prese con la creazione di un’unità speciale battezzata “Titan“. Elettrica, dotata di una notevole autonomia e secondo le ultime speculazioni forse anche driverless, la iCar di Cupertino dovrebbe essere messa in produzione già nel 2020, andando a competere sfacciatamente con i titani del settore, come Tesla e General Motors. Ma i competitor non sembrano né sorpresi né preoccupati: “Data l’enorme capacità della società(Apple), questa non è una sorpresa per nessuno”, ha commentato il portavoce di GM, Dan Flores all’agenzia di stampa AFP.
A rincuorare forse sono le previsioni degli analisti di settore, convinti che l’impresa possa rivelarsi troppo ambiziosa persino per un colosso come la Apple; basti pensare che nelle realtà automobilistiche già affermate i tempi medi di sviluppo di un’auto vanno dai 5 ai 7 anni, senza contare che il mercato è oggi straordinariamente competitivo e che i margini in vendite dei nuovi modelli sono notevolmente ridotti, “qualcosa a cui Apple non è abituata”. Secondo i più, è improbabile che la società possa portare tecnologie migliori per la realizzazione delle auto elettriche; quello che potrà apportare al settore sarà invece, come Google, nuovi e ottimali modi di elaborare e utilizzare i dati.
Per ora di certo c’è solo la grande campagna di reclutamento avviata dalla Mela Bianca che ha già messo insieme un team di oltre 200 dipendenti. Ad oggi avrebbe assunto diversi ex-nomi di Ford, Tesla e General Motors e si sarebbe guadagnata la denuncia di un costruttore di batterie per auto, A123, che ha intentato una causa per sottrazione di lavoratori.