L'Associazione dei costruttori europei di automobili (ACEA) chiede che il nuovo regolamento per emissioni dei veicoli sia equilibrato e basato sui fatti, e non politicamente guidato
“In questo difficile contesto economico – e dal momento che la pressione normativa in Europa è già di gran lunga superiore a quello dei nostri principali regioni concorrenti – l’esito del voto in commissione ambiente invia un segnale preoccupante per il futuro del settore in Europa”, spiega Hodac. Il rischio, secondo ACEA, è di un aumento dei costi di produzione in Europa, al punto da creare uno svantaggio competitivo per la regione comunitaria mettendo a repentaglio “la capacità del settore di mantenere la sua leadership tecnologica e ambientale”. Ora come ora, l’attenzione dell’automotive comunitaria è tutta rivolta agli obiettivi a lungo termine. “Con la definizione di target irrealistici e politicamente motivati, senza una base scientifica, i deputati hanno preso una pericolosa scorciatoia”, ha concluso Hodac. “Inoltre stanno trascurando gli impegni assunti per il settore nel Piano d’azione CARS 2020 della Commissione europea per quanto riguarda una ‘regolamentazione più intelligente’ basata su valutazioni d’impatto”. In tal senso ACEA ha esortato gli Stati membri e il Parlamento europeo nel suo insieme ad adottare un approccio più equilibrato e realistico a questo problema che presenta enormi implicazioni per uno delle più importanti industrie europee.