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Incidenti stradali: aumentano quelli delle bici, diminuiscono quelli delle auto

 

Incidenti stradali:

 

Gli incidenti stradali in bicicletta coinvolgono tra le 17.500 e 18.000 unità all’anno

(Rinnovabili.it) – Gli incidenti stradali che coinvolgono le biciclette sono aumentati dello 0,5% passando dai 5.167 casi nel 2011 ai 5.191 nel 2016. Se si guarda invece agli incidenti stradali che riguardano automobili, nello stesso periodo di tempo, il numero è diminuito del 14,5%. Lo dice una ricerca del Centro Studi Continental l’azienda produttrice di pneumatici, basandosi su dati Istat. La bicicletta, mezzo di trasporto ancora non diffuso capillarmente in Italia, risulta ancora come poco sicuro: sono tra le 17.500 e 18.000 unità all’anno a rimanere coinvolte in incidenti stradali (sempre nell’arco di tempo che va dal 2011 al 2016). “L’uso della bicicletta è cresciuto anche tra i cosiddetti commuters, cioè coloro che utilizzano diversi mezzi di trasporto per compiere un tragitto (classico esempio è il casa – lavoro)” si legge nello studio. Proprio in virtù di questa diffusione negli spostamenti quotidiani, è necessario che il livello di attenzione per quanto riguarda la sicurezza sulle due ruote aumenti.

 

Gli incidenti a veicoli isolati nel 2016 hanno rappresentato il 35,4% del totale, mentre gli incidenti tra più mezzi il 64,6%. Tra questi ultimi lo studio fa delle distinzioni. Gli incidenti con autovetture sono i più frequenti toccando il 43,4%, seguiti da quelli con un’altra bicicletta (6,8%) e dagli incidenti con motocicli (4,4%). Per quanto riguarda gli incidenti di veicoli isolati invece, al primo posto troviamo quelli causati dalla caduta dal veicolo (10,4%), seguita dalla fuoriuscita dalla carreggiata (10,1%) e dall’investimento di un pedone (6,6%).

“Cogliamo l’occasione del Giro d’Italia […] per lanciare una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza dei ciclisti. Gli utenti della strada devono poter condividere in maniera più sicura gli spazi comuni, ponendo particolare attenzione al rispetto delle categorie più vulnerabili, tra le quali ci sono – appunto – i ciclisti”, ha detto Alessandro De Martino, amministratore delegato di Continental Italia. “Nell’ecosistema rappresentato dalla strada, le biciclette occupano un posto particolare. Confinate ai lati della carreggiata quando è presente una pista ciclabile. Ed in diretta condivisione con i mezzi a motore nel resto dei casi. A chi va in bici va garantita la massima sicurezza. E riconosciuto il merito di limitare la produzione di sostanze inquinanti”.

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