(Rinnovabili.it) – Come ci si reca sul posto di lavoro in Belgio, Francia, Germania e Italia? Ce lo dice uno studio dell’European Commuters for Sustainable Mobility Strategies (E-Cosmos) che, nell’ottica di comparare le abitudini in fatto di spostamenti dei 4 Paesi oggetto della ricerca, è arrivato a una sola conclusione: la stragrande maggioranza dei lavoratori europei sceglie l’auto per andare a lavorare. Si tratta di un trend che, a detta di chi ha condotto lo studio, genera impatti sociali (esclusione di chi non ha la patente, soprattutto donne, giovani e immigrati), comporta gravi effetti sulla salute umana (l’Unione europea stima che ogni anno in Europa muoiono circa 350.000 persone per cause imputabili all’inquinamento atmosferico generato dal trasporto stradale) e sull’ambiente (aumento delle emissioni di gas serra), nonché pesanti ripercussioni economiche (aumento dei costi individuali e collettivi di trasporto). Insomma, quasi tutti vanno a lavorare con l’auto privata, pochissimi in bicicletta (gli italiani sulle due ruote sono veramente pochi) e l’uso del car sharing è praticamente inesistente in tutti e 4 i Paesi monitorati. Da qui l’appello della E-Cosmos: puntare su pratiche di mobilità sostenibile. I vantaggi che si potrebbero ottenere con le giuste strategie politiche vanno dalla creazione di centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro fino alla riduzione della bolletta dei cittadini.