Uno studio del NREL analizza l’impatto dei veicoli elettrici volanti sull’infrastruttura energetica
(Rinnovabili.it) – In tutto il mondo team di ricerca e sviluppo si danno molto da fare per realizzare veicoli elettrici volanti. Ancora in pochi, tuttavia, si interrogano su quale rete elettrica può supportare lo sviluppo del comparto. Ma la cosa sembra diventare seria, dal momento che è sceso in campo il National Renewable Energy Laboratory (NREL) statunitense. L’istituto governativo ha condotto uno studio per la Federal Aviation Administration (FAA), proprio con l’intento di analizzare l’impatto degli aeromobili elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVTOL) sull’infrastruttura energetica. Lo studio affronta le sfide legate alla ricarica degli eVTOL e al possibile stress sulle reti elettriche esistenti.
Ci hanno lavorato 18 esperti del NREL, facendo anche un sondaggio sui produttori di aeromobili e mappando siti potenziali per i cosiddetti vertiporti. I tecnici hanno anche svolto una analisi delle rotte e una valutazione degli investimenti infrastrutturali necessari per le operazioni degli eVTOL. Le conclusioni evidenziano che l’aumento significativo della richiesta energetica per i veicoli elettrici volanti potrebbe impattare notevolmente sull’infrastruttura elettrica esistente.
Per gestire le operazioni degli eVTOL, un vertiporto medio richiederebbe una capacità di ricarica di 1 megawatt o superiore. Con la stessa potenza si fornisce energia a circa 800 case. Di conseguenza, per supportare una crescita del settore servirebbero sostanziali investimenti nella rete e una buona pianificazione. Soluzioni per ottimizzare la domanda di ricarica possono contemplare la generazione e conservazione in loco, utilizzando microgrid.
Le aziende di servizi pubblici sono state individuate come attori chiave nel processo di pianificazione. I vertiporti aumenterebbero infatti la domanda del sito da sei a sette volte. Ciò richiede l’aggiornamento di trasformatori, linee, regolatori di tensione e attrezzature di protezione. Per attenuare l’impatto sull’infrastruttura di rete, lo studio suggerisce di posizionare i vertiporti vicino ai carichi già esistenti e incorporare lo stoccaggio dell’energia e le rinnovabili.
Morale: serviranno anni e molta volontà politica per implementare una rete elettrica capace di gestire un aumento significativo del traffico aereo legato a veicoli elettrici volanti.