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I MEP pensano a moto meno inquinanti e più sicure

(Rinnovabili.it) – Nuove regole europee renderanno i motocicli più sicuri e più ecologici. La nuova manovra contenente la definizione di un innovativo sistema di omologazione per i motori a due ruote, che vanno dai ciclomotori ai motocicli di grossa cilindrata, ha ottenuto ieri il consenso della Comitato per il Mercato Interno del Parlamento.

Durante l’incontro è stato fatto notare che le città europee sarebbero molto più vivibili e l’aria molto più pulita e respirabile se il traffico fosse meno congestionato. Per questo si sta cercando di incentivare la diffusione delle due ruote, che permettono spostamenti anche lunghi senza l’ingombro delle automobili. Attualmente moto, scooter e ciclomotori rappresentano però il 16% delle morti per incidenti stradali nonostante equivalgano per diffusione al 2% dei mezzi circolanti. Per questi motivi la Commissione ha deciso di rendere obbligatorie nuove dotazioni per i mezzi a due ruote, che in questo modo divengono più sicuri e stabili in frenata.

“Da oggi salire in sella ad una moto è diventato più verde e più sicuro”, ha dichiarato Wim van de Camp (PPE, NL), che ha esposto la nuova legislazione in Parlamento. “Questi veicoli aumenteranno la mobilità urbana, utilizzeranno meno spazio, meno energia e hanno un ridotto livello di emissioni.”

I veicoli a due, tre e quattro ruote conosciuti come categoria L emettono però quantitativi troppo elevati di inquinanti. I parlamentari hanno deciso di dover ridurre questi livelli estendendo la classificazione Euro3 ai ciclomotori ed arrivando ad attribuire la categoria Euro4 e 5 alle moto di grossa cilindrata a partire dal primo gennaio 2016, mentre per gli euro 6 si dovrà aspettare fino al 2020.

Il comitato ha inoltre richiesto che la Commissione effettui una valutazione di impatto ambientale entro gennaio 2016 per stabilire e determinare i livelli di inquinamento nelle città e le quote di emissioni generate dalla circolazione di veicoli della categoria L, aderendo alla decisione di dotare i veicoli dell’On-Board Diagnostics (OBD), un sistema di diagnostica di bordo in grado di rilevare i malfunzionamenti e il livello di emissioni in modo da poter intervenire repentinamente limitando i danni ambientali.

Alla categoria L appartengono attualmente 30 milioni di veicoli tra moto, scooter, ciclomotori, biciclette elettriche, veicoli fuoristrada e quad che rientrano nel progetto stilato da Van De Camp, approvato con 28 voti favorevoli, nessun voto contrario e tre astensioni.

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