(Rinnovabili.it) – Inquinare meno mentre si è alla guida della propria auto è possibile sia scegliendo un mezzo ecologico, sia applicando piccoli accorgimenti in grado di farci risparmiare carburante e soldi. A ricordarcelo è annualmente il rapporto del Ministero dello Sviluppo economico, che di nuova edizione in nuova edizione impartisce lezioni di guida ecologica e rende disponibili al consumatore i dati sui consumi di carburante e sulla quantità di anidride carbonica prodotta da ogni modello di auto in vendita.
La novità per questo 2015 è rappresentata l’introduzione delle graduatorie riservate ai modelli a propulsione ibrida, divisi fra benzina e gasolio, e ai modelli con tecnologia ”plug-in”. Accanto al consolidato vademecum per gli automobilisti su come limitare l’inquinamento da gas di scarico ed aumentare la sicurezza, il documento ministeriale riporta anche i dati ufficiali (provenienti da istituzioni europee) sulla riduzione del livello medio di emissioni delle autovetture vendute negli ultimi anni. Dati che sottolineano come la media ponderata dalla CO2 emessa dalle autovetture immatricolate in Italia sia costantemente diminuita negli anni considerati. Un calo così importante e rapido che ha fatto sì che già nel 2011 si raggiungesse l’obiettivo di 130 g/ km fissato come obiettivo dall’Unione Europea per il 2015; e nel 2014, secondo dati provvisori, la media è ulteriormente scesa fino a toccare i 118,2 g/km.
“Se il miglioramento è generalizzato, – spiega il MISE sul proprio sito web – diverse sono le strade percorse dai produttori per conseguirlo: ad esempio alcuni puntano maggiormente sul miglioramento nella propulsione a benzina o gasolio tradizionale (non ibrida), mentre altri si concentrano sulla propulsione ibrida (anche con tecnologia “plug-in”), nonché con metano o GPL.
In particolare si confermano notevoli progressi tecnologici nella propulsione ibrida, con sette modelli sotto i 50 grammi di anidride carbonica per Km (di cui due diesel). Altro aspetto importante, forse più dei valori record, è l’aumento dei modelli a basse emissioni, tanto anche nei modelli a propulsione tradizionale: sono ormai 6 i modelli a benzina non superiori ai 90 g/km, mentre nel diesel il miglioramento è evidenziato dall’ormai elevato numero di modelli non superiori agli 85 g/km (ben 14, di cui 1 sotto gli 80 g/km), realizzati da 9 diverse case automobilistiche, il che dimostra l’impegno dei produttori per farsi concorrenza anche sotto questo aspetto”.