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L’offensiva elettrica del Gruppo Volkswagen: 70 modelli in 10 anni

Gruppo Volkswagen

 

 

Tra nuovi veicoli elettrici e intese strategiche, il Gruppo Volkswagen butta un occhio alla produzione di batterie

(Rinnovabili.it) – Il gruppo Volkswagen torna a sventolare la bandiera della mobilità elettrica. Con i postumi del dieselgate ancora martellanti, la casa automobilistica tedesca cerca di puntare i riflettori sulle politiche green e per farlo tocca al rialzo i numeri del suo piano industriale. Secondo quando annunciato oggi dalla società, entro il 2028 saranno messi in produzione 70 nuovi modelli VW con la spina, vale a dire 20 in più rispetto a quanto già preventivato dal gruppo. L’obiettivo è riuscire a realizzare e vendere 22 milioni di veicoli elettrici nel prossimo decennio, e avrebbe già selezionato quattro fabbricanti di batterie al litio.

 

Un bel salto in avanti se si considera la situazione attuale. Il Gruppo Volkswagen, che comprende Audi, Porsche e Skoda, ha chiuso il 2018 con un numero record di vendite: ben 10,8 milioni di automobili di cui, tuttavia, appena 40.000 unità erano elettriche e solo 60.000 ibride plug-in. Il nuovo regolmento comunitario sulle emissioni non lascia però spazi a ritardi o ripensamenti: l’industria si dovrà impegnare a tagliare del 30% la CO2 emessa dai veicoli leggeri entro il 2030 e garantire una certa quota elettrica. “Abbiamo i mezzi per raggiungere il target – ha commentato il ceo Herbert Diess – Peraltro non c’è alternativa”.

 

Non solo. La società ha affermato di voler installare 400 stazioni di ricarica rapida in tutta Europa e, magari, accaparrasi un posto nella futura produzione UE delle batterie per auto (leggi anche Produzione batterie, l’Europa pronta a mettere il turbo). E mentre gli investimenti in Ricerca e Sviluppo crescono costantemente (e fanno sentire i propri effetti sui profitti), i vertici di VW ricordano come l’obiettivo finale sia decarbonizzare l’intera flotta entro la metà del secolo. “Volkswagen cambierà radicalmente – ha aggiunto Diess – Abbiamo una precisa responsabilità sulle tendenze chiave del futuro, in particolare su quelle relative alla protezione del clima“.

 

 

Un percorso stimolato soprattutto dalle nuove norme europee e che il gruppo poterebbe compiere mano nella mano con altre realtà dell’automotive mondiale. Molte case automobilistiche stanno, infatti, cercando di condividere i costi relativi allo sviluppo della mobilità del futuro. Basti pensare all’accordo firmato tra BMW e Mercedes dedicato alla guida autonoma. O, ancora, a quello tra la stessa VW e Ford che a gennaio hanno annunciato un piano per costruire assieme le nuove automobili.

Secondo William Todts, direttore esecutivo di T & E “Questo è il primo piano climatico credibile da parte di una grande casa automobilistica: l’attenzione di Volkswagen sulle auto elettriche a prezzi accessibili è giusta, e la sua ammissione che l’accordo di Parigi e il motore a combustione interna non vadano d’accordo è un passo avanti.”

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