(Rinnovabili.it) – Nella darsena veneziana della raffineria Eni è ormeggiata un’imbarcazione speciale. E’ la Orinoco Star, la nave contenente contenete il primo carico di olio vegetale destinato alla Green Refinery, la nuova bioraffineria di Porto Marghera. L’imbarcazione è entrata nel porto veneto lo scorso sabato ed è pronta ora a scaricare le ben 22mila tonnellate di olio di palma provenienti dall’Indonesia.
Il progetto è improntato su una ricerca di sostenibilità a 360 gradi a partire dalla certificazione dello stesso olio indonesiano. La materia prima della raffineria, spiega l’Eni, è ottenuta in piena osservanza della normativa comunitaria che prevede la dotazione di:
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Certificazione ISCC – attesta la riduzione delle emissioni dei gas serra, la coltivazione effettuata in terreni non caratterizzati da alta biodiversità e alta capacità di sequestrazione di carbonio, adozione di pratiche culturali avanzate per la protezione di suolo, acqua e aria, rispetto dei diritti umani, del lavoro e di proprietà dei terreni.
- Certificazione 2BSvs – attesta la riduzione delle emissioni dei gas serra, la coltivazione effettuata in terreni non caratterizzati da alta biodiversità e alta capacità di sequestrazione di carbonio, adozione di pratiche culturali avanzate per la protezione di suolo, acqua e aria, redazione di un bilancio di massa e controllo dei partner economici.
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Roundtable on sustainable Biofuel (versione EU-RED) – riduzione emissioni del ciclo di vita rispetto a combustibili fossili, rispetto dei diritti umani e standard di lavoro, contributo allo sviluppo locale e rurale e alla sicurezza alimentare delle aree interessate, eliminazione degli impatti negativi sull’ambiente in particolare su biodiversità ed ecosistemi, mantenimento della produttività dei suoli e della qualità delle acque e dei diritti esistenti sui terreni.
La produzione di biodiesel inizierà da aprile 2014 e crescerà progressivamente a fronte dell’entrata in esercizio dei nuovi impianti e che saranno completati entro fine 2015. Ogni unità produttiva della bioraffineria non è altro che la riconversione di unità esistenti e fino a qualche mese fa utilizzate per la produzione di carburanti convenzionali da petrolio grezzo; tale riconversione è stata resa possibile attraverso l’applicazione della tecnologia ECOFININGTM, ideata e sviluppata da Eni insieme alla società americana UOP ed in grado di produrre biocarburanti di elevata qualità a partire da biomasse oleose mediante l’utilizzo di idrogeno. Ciò significa che la bioraffineria potrà in futuro processare anche i grassi animali, gli oli esausti di cottura e quelli provenienti da alghe e rifiuti.