Rinnovabili

Parte in Giappone il test dei robot taxi senza conducente

Parte in Giappone il test dei robot taxi senza conducente

(Rinnovabili.it) – In Giappone l’epoca delle auto a guida automatica inizierà nel 2016. A partire dal prossimo anno infatti una piccola ma consistente flotta di robot taxi senza conducente sarà testata sulle strade di Fujisawa, una grande città costiera vicino a Tokyo. Qui una cinquantina di abitanti ha acconsentito a prendere parte alla sperimentazione, affidandosi alle driverless car per gli spostamenti tra casa e i negozi della zona, per un tragitto massimo di 3 km e lungo le strade principali della città. Distanza ancora piccola, ma per i promotori del progetto – ZMP, uno sviluppatore della tecnologia dei veicoli automatizzati, e Dena, società che si occupa di internet mobile – l’ambizione è grande: l’obiettivo è riuscire a rendere i robot taxi perfettamente commerciali per il 2020, anno in cui Tokyo ospiterà le Olimpiadi.

 

Il Paese del Sol levante entra dunque con forza nella gara internazionale allo sviluppo della mobilità automatica, competition che vede già schierati nomi del calibro di Google, Ford, Tesla e BMW. I futuri robot taxi nipponici saranno accessoriatiti con GPS, radar e telecamere per la stereovisione, ma almeno nelle prime fasi di test rimarranno a bordo dei supervisori che potranno riprendere i comandi in caso di necessità. I funzionari cittadini, che sperano così inaugurare la prima città intelligente sostenibile del Paese, sostengono che l’esperimento che prenderà vita dal prossimo anno, con residenti come passeggeri,  sarà unico nel suo genere.

 

“Questa volta, l’esperimento dei robot taxi sarà condotto su strade reali della città. Sono convinto che sia piuttosto sorprendente”, ha dichiarato il governatore della prefettura di Kanagawa, Yuji Kuroiwa, ai giornalisti durante il lancio mediatico del progetto. Fiducioso anche Shinjiro Koizumi, figlio dell’ex primo ministro Junichiro Koizumi e viceministro del governo di Shinzo Abe, che ha dichiarato: “Le persone pensano che sia impossibile, ma io credo che ce la faremo più in fretta di quanto si aspettino”.

Exit mobile version