Saranno investiti oltre 250 milioni di euro per portare le automobili a idrogeno sul mercato di massa. Focus su R&S e sviluppo infrastrutturale
(Rinnovabili.it) – La Germania scommette sulle celle a combustibile per rinnovare la spinta alla mobilità elettrica. Il governo federale – rivela il quotidiano tedesco Die Welt – avrebbe preparato un nuovo piano di finanziamento per le auto a idrogeno: 250 milioni di euro che verranno investiti dal 2019 al 2026 per accelerare la diffusione di massa dei veicoli a fuel cell.
Una parte del ricco budget sarà impiegato nel settore Ricerca e Sviluppo al fine di realizzare prodotti avanzati che siano economicamente competitivi. La quota rimanente servirà invece a costruire la relativa infrastruttura, dal trasporto all’immagazzinamento e distribuzione dell’idrogeno.
Malgrado un inizio lento sui veicoli plug-in e ibridi, la Nazione è ancora convinta di riuscire a portare sulle sue strade un milione di e-car entro il 2020. Il piano sull’idrogeno dovrebbe secondo le parole del ministro dei Trasporti Alexander Dobrindt essere la “chiave per questo sviluppo”.
“Con l’elettromobilità e la guida automatica e connessa, abbiamo di fronte la più grande rivoluzione del settore dopo l’invenzione della macchina”, commenta Dobrindt.
In realtà la Germania ha un precedente nel campo delle fuel cell: dal 2006 a oggi ha speso oltre 1,4 miliardi di euro per lo sviluppo e la diffusione delle auto a idrogeno.
Tuttavia l’appeal per la mobilità elettrica rimane molto più basso di quanto sperato. Anche gli incentivi “ambientali” concessi dallo Stato non stanno ottenendo grandi risultati. A partire da luglio di quest’anno, infatti, chi compra un’auto in Germania può ottenere un incentivo di 4.000 euro sui modelli elettrici e di 3.000 euro su quelli ibridi. Il bonus viene finanziato per metà dallo Stato tedesco e per metà dai costruttori. Ma lo sconto non sembra bastare e le nuove immatricolazioni di auto elettriche sono oggi praticamente agli stessi livelli del periodo pre-incentivo.
A venire in aiuto potrebbe essere la messa al bando dei veicoli tradizionali, progetto caldeggiato dal viceministro dell’Economia e dell’Energia Rainer Baake e dal Bundesrat (intenzionato a chiedere provvedimenti simili a livello europeo): la proposta prevede l’obbligo, a partire dal 2030, di vendere unicamente mezzi elettrici (plug-in, a batteria, a fuel cell).