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Il futuro della mobilità alternativa protagonista a Eta Beta

Dall'autobus che salta le code alla ragnatela di informazioni trasversali che consente l'Internet delle Cose, passando per le app che migliorano car sharing e car pooling

Associazione RELOADER onlus

 

(Rinnovabili.it) – Come cambierà il nostro modo di muoverci da qui ai prossimi 5 anni? Questa la domanda da cui è partito oggi Eta Beta, il programma quotidiano di Radio 1 e dedicato ai fermenti innovativi che investono la società, dal web all’economia, dal tempo libero alla cultura.  e che ne stanno disegnando il futuro prossimo. L’ideatore e conduttore del programma, Massimo Cerofolini, ha segnalato le principali innovazioni nel campo della mobilità alternativa insieme al direttore del quotidiano Rinnovabili.it Mauro Spagnolo. «Assisteremo non solo a una trasformazione profonda della qualità e della quantità dei servizi, oltre a una riduzione dell’impatto ambientale – introduce Mauro Spagnolo – L’avvento di nuove importanti tecnologie cambierà il nostro modo di immaginare la mobilità».

 

Il futuro è l’informazione trasversale

Car sharing e car pooling stanno prendendo sempre più piede. Il passaggio dall’auto di proprietà a quella in condivisione è ormai una realtà affermata, basta pensare agli esempi di Car2go e Enjoy. In questo universo in espansione sono protagoniste le app dedicate. Come Moovit, pensato per le informazioni sul trasporto pubblico, che ormai conta oltre 30 milioni di utenti in centinaia di città.

Anche le novità più controverse come Uber, che ha fatto infuriare i tassisti, ha delle ricadute innegabilmente positive. È stata la molla che ha spinto a creare MyTaxi, una app che funziona come un sistema di comunicazione trasversale tra tassista e cliente.

Innovazioni a misura di città, concepite per migliorare la mobilità urbana in modo alternativo. Come l’autostop digitale di iGoOn, una startup di car pooling urbano nata da un’idea di Claudio Cimmelli per offrire passaggi in auto condivise a coloro che devono compiere piccoli spostamenti urbani o che organizzano il viaggio all’ultimo momento. E che adesso punta a partnership con le aziende e i grandi eventi per rendere ancora più utile il servizio.

Mettere tutti in comunicazione, semplificare lo scambio di dati in tempo reale. «La direzione della mobilità alternativa del futuro è l’integrazione e la semplificazione massima delle informazioni – spiega il direttore di Rinnovabili.it – Andiamo verso informazioni sempre più trasversali». Un ottimo esempio? CARSH, una sola app per trovare tutte le auto in car sharing.

 

La mobilità alternativa è un risparmio

Innovazioni che, se applicate su larga scala, producono risparmi davvero notevoli. Non soltanto in termini strettamente economici, ma soprattutto per l’ambiente. Una di queste novità parla cinese: è l’autobus da 1400 persone che salta le code. Sostenuto da due gambe che corrono lungo rotaie posate lungo la strada, questo bus somiglia ad una galleria in movimento, che scivola sopra le auto in coda ad una velocità che può toccare i 60 km/h. Dal canto loro, i veicoli più bassi di due metri possono transitare liberamente sotto il bus, anche quando è fermo. Qui il risparmio è doppio: sia in termini di emissioni evitate, sia perché può sostituire le linee metro. Discorso analogo per la mobilità alternativa nel campo dell’industria e del commercio: in Svezia è stato da poco testato il primo tratto di 22 km di autostrada dove tir elettrici viaggiano come i tram.

 

Le novità dell’IoT

Con l’Internet delle Cose anche semafori e panchine diventano sensori per il traffico, in grado di disegnare una precisa ragnatela di informazioni in tempo reale a disposizione degli utenti. Una direzione su cui si sta puntando in tutto il mondo e che trasformerà radicalmente la mobilità alternativa. «Entro il 2020 si prevedono 1.200 satelliti dedicati alla connettività per la mobilità – conclude Spagnolo – Le auto comunicheranno tra loro: quelle del futuro saranno rilevatori di dati, a favore di tutta la comunità, non ci trasporteranno soltanto».

 

ASCOLTA QUI IN PODCAST LA PUNTATA DI ETA BETA