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Francia, rimborsi obbligatori a chi va al lavoro in bicicletta

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Proposta l’indennità per tutti i dipendenti in bicicletta

 

(Rinnovabili.it) – Il Ministro dei Trasporti francese, Elisabeth Borne, ha ricevuto e sostenuto con decisione un rapporto di alcuni parlamentari che chiede l’estensione, a tutte le aziende del territorio nazionale, del rimborso chilometrico per i dipendenti che vanno al lavoro in bicicletta. La proposta è semplice: rendere obbligatorio questo schema entro 4 anni per tutti i datori di lavoro. Attualmente, infatti, il rimborso è previsto su base facoltativa e coinvolge soltanto le aziende private.

I detrattori di una generalizzazione del meccanismo si opponevano per una ragione economica: premiare chi viene in bici in ufficio costa troppo. Ma le ONG e i deputati che hanno redatto il dossier finito in mano al Ministro, smontano questo argomento: l’onere economico sarà molto limitato sia per le aziende che per le funzioni pubbliche, dicono. Il costo medio di generalizzazione è, entro il 2022, inferiore ai 23 euro l’anno per dipendente nell’ipotesi più ambiziosa studiata. Nella pratica, il risarcimento salirebbe a 35 euro al mese (attualmente è di 25 cent/km) e cumulabile con il rimborso dell’abbonamento al trasporto pubblico. In questa ipotesi, il costo diretto, se lo Stato applicasse la misura nei confronti dei suoi funzionari, sarebbe di 54 milioni di euro l’anno.

 

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I promotori hanno svolto tutti i calcoli con cui sostengono che l’impatto economico sarà addirittura positivo. Basta prendere in esame i risparmi sui costi sanitari legati all’aumento del ciclismo (almeno 29 milioni di euro l’anno), mentre l’ammanco nelle entrate fiscali sarebbe compensato da un aumento dell’IVA consentito da un’eccedenza di consumi legata all’incremento del reddito dei dipendenti. Una proposta, questa, destinata però a far discutere. Infine, afferma la nota, la misura ridurrebbe fino a 37 milioni l’anno le esternalità negative legate all’uso dell’auto: rumore, cambiamenti climatici, incidenti, inquinamento atmosferico.

Oltre il 70% dei francesi che lavora a meno di 5 km da casa si muove in auto, fatto che rende l’estensione del rimborso chilometrico un possibile successo per la mobilità urbana. Ad oggi solo il 3% va in ufficio in bicicletta, ma il dossier in mano al Ministro Borne prevede il raddoppio entro un anno dall’entrata in vigore.

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