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Un pieno di microalghe e Sole per la trasvolata atlantica di Eraole

Il pilota e scienziato francese Raphael Dinelli è pronto a entrare nella storia con il primo volo ibrido sull’Atlantico alimentato da fotovoltaico e biofuel di III generazione

 

fotovoltaico e microalghe per eraole

 

(Rinnovabili.it) – Non sarà il giro del mondo pianificato da Bertrand Piccard e André Borschberg a bordo del loro Solar Impulse II, ma il progetto del francese Raphael Dinelli è altrettanto ambizioso. Scienziato, ex velista ed ora anche pilota d’aereo, Dinelli è determinato a mettersi alla prova con la prima trasvolata dell’Oceano Atlantico a bordo di Eraole, leggero velivolo monoposto.

 

Un pieno di fotovoltaico e microalghe

Quello che rende eccezionale l’impresa è il tipo di alimentazione ibrida dell’aereo: funzionerà affidandosi esclusivamente a sole, vento e microalghe. Nel dettaglio il 55 per cento della potenza del motore proverrà da biocarburanti algali di III generazione, mentre il fotovoltaico integrato (celle solari rivestono le due paia di ali) forniranno un ulteriore 25 per cento e il restante 20 per cento sarà puro volo a vela. Con questo assetto, Eraole affronterà la prossima estate i 5.835 chilometri di viaggio che separano New York, scalo di partenza, da Parigi, arrivo. Per il pilota significherà 60 ore di volo ininterrotto, senza tempo per dormire (il mezzo non è dotato di pilota automatico) né spazio per muovere le gambe.

A rendere ancora più pericolosa la missione, la scelta di non pressurizzare la cabina di volo per ridurre il consumo delle fonti di energia: ciò significa che Dinelli respirerà per tutto il tempo, un’aria che conterrà fino al 30 per cento di ossigeno in meno rispetto all’ordinario.

 

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Con una quota di crociera di 10.000 piedi (609 metri) e una velocità massima di 100 km/h, Eraole non si aggiudicherà mai il primo posto in gare di velocità (un aereo passeggeri commerciale è in grado di completare il viaggio in un decimo del tempo) ma potrebbe per Dinelli potrebbe aprire le porte ad una rivoluzione a base di energie rinnovabili nel settore dell’aviazione. “Le persone che studiano i voli a zero emissioni non sono più visti come un gruppo di sognatori eccentrici”, ha spiegato il pilota Dinelli in un’intervista alla CNN. L’obiettivo è quello di essere pronto a decollare entro giugno 2016.